Cray, con sede a Seattle, che di recente aveva annunciato l’intenzione di unire le forze con AMD per costruire il primo supercomputer exascale al mondo per l’Oak Ridge National Laboratory (ORNL), è entrata a far parte del circuito di Hewlett Packard Enterprise, meglio conosciuta come HPE, per un esborso di 1,3 miliardi di dollari.
A raccogliere l’interesse della seconda è stata la particolare tecnologia exascale di Cray, che dovrebbe generare 4 miliardi di dollari di opportunità nel giro di cinque anni. Commentando la mossa, Antonio Nero, presidente e CEO di HPE, ha dichiarato:
Le risposte ad alcune delle sfide più urgenti della società sono sepolte in enormi quantità di dati. Solo elaborando e analizzando questi dati saremo in grado di sbloccare le risposte alle sfide cruciali in medicina, cambiamenti climatici, spazio e altro ancora. Cray è un leader tecnologico globale nel supercomputing e condivide il nostro profondo impegno per l’innovazione.”Combinando i nostri team e la nostra tecnologia di livello mondiale, avremo l’opportunità di guidare la prossima generazione di computing ad alte prestazioni e svolgere un ruolo importante nel far progredire il modo in cui le persone vivono e lavorano.
Peter Ungaro, presidente e CEO di Cray, ha aggiunto che l’acquisizione rappresenta una straordinaria possibilità di riunire la tecnologia all’avanguardia di Cray e l’ampia gamma di prodotti HPE, offrendo ai clienti di ogni dimensione soluzioni integrate e una tecnologia unica, così da affrontare il problema completo delle esigenze di utilizzo intensivo di dati.
HPE e Cray condividono un impegno per l’innovazione incentrata sul cliente e una visione per creare il leader globale per il futuro del computing ad alte prestazioni e AI. A nome del Consiglio di amministrazione di Cray, siamo lieti di aver raggiunto un accordo credo massimizzi il valore e siamo entusiasti delle opportunità che questa combinazione unica creerà sia per i nostri dipendenti che per i nostri clienti.
L’accordo, naturalmente, è soggetto alla normale supervisione regolamentare, ma se tutto andrà bene, dovrebbe chiudersi nel primo trimestre fiscale del 2020.