Le proteste di Paul McGuinnes dal palco del MIDEM riportano alla luce un’argomentazione molto frequente nella lotta alla pirateria, quella per la quale scaricare illegalmente è come rubare un oggetto:
Se una rivista pubblicizzasse macchine rubate, gestisse i soldi del furto d’auto e la loro distribuzione, la polizia arriverebbe in un attimo. E non è differente da quello che fanno gli ISP, ma loro sostengono di non poterci fare nulla. Eppure se rubi un portatile da un negozio o non paghi per la connessione viene subito sanzionato
Sono argomenti non troppo diversi da quelli con i quali il pubblico cinematografico viene bombardato prima di un film con spot girati con un stile blandamente giovanilistico che recitano: “Non ruberesti mai un DVD! La pirateria è reato!”.
A parte che non si capisce perchè bombardare con simili messaggi il pubblico che al cinema ci va, ma poi il messaggio è fondamentalmente errato. Piratare è sì reato ma non si può paragonare al furto nel mondo reale per una serie di ragioni di fondo.
Il nostro sistema legale si basa sul fatto che la proprietà non è replicabile, dunque il furto è un reato di una certa gravità poichè privi qualcuno di qualcosa. Se rubo un auto, non solo ho un bene per il quale non ho pagato, ma soprattutto l’ho sottratto a qualcuno che l’ha pagato.
Il reato poi può aumentare di gravità a seconda dell’entità del danno procurato. Se con l’auto ci vado al lavoro e me la rubi mi impedisci anche di sostentarmi.
Ma nel mondo digitale i bene sono replicabili, se scarico un file lo copio e non lo sposto, dunque non lo levo a nessuno. Non sto rubando, sto infrangendo il diritto d’autore, cioè sto usufruendo di un’opera di ingegno senza dare la giusta retribuzione a chi l’ha partorita. E questo cambia decisamente le carte in tavola.
Il diritto d’autore ha la funzione di stimolare la produzione. Nel mondo reale i DVD sono i beni fisici non replicabili dalla cui vendita trae sostentamento chi li produce fisicamente e i film sono le opere d’ingegno per le quali gli autori sono retribuiti, in modo da stimolarli a produrne altri.
Ma nel momento in cui decade la materialità del supporto e il concetto di non replicabilità, nel momento in cui io posso avere un’opera senza pagarla e senza levarla a nessuno, nel momento in cui posso farne migliaia di copie a costo zero allora non si può più parlare di furto.
Scaricare illegalmente non è come rubare. E’ un nuovo reato, va capito e sanzionato o prevenuto di conseguenza altrimenti non si può sperare di combattere nuovi mali con vecchi rimedi.