Perché si diventa blogger secondo Technorati

Il famoso aggregatore ha rilasciato la seconda parte della sua analisi sullo stato della blogosfera nel 2008. Secondo il report, si diventa blogger per aumentare la propria visibilità, condividere nuove idee, per denaro e per soddisfazione personale.
Perché si diventa blogger secondo Technorati
Il famoso aggregatore ha rilasciato la seconda parte della sua analisi sullo stato della blogosfera nel 2008. Secondo il report, si diventa blogger per aumentare la propria visibilità, condividere nuove idee, per denaro e per soddisfazione personale.

Secondo appuntamento con il tradizionale report annuale di Technorati. Il famoso aggregatore di contenuti provenienti dai blog ha da poco diffuso nuovi dati sullo “Stato della Blogosfera” nel 2008. Dopo aver fornito una serie di informazioni generali su quantità e caratteristiche dei blog presenti online e indicizzati dal suo motore di ricerca, ora Technorati sposta la propria attenzione sulle tipologie dei weblog e sulle motivazioni che possono spingere un utente ad attivare e gestire un proprio spazio online.

Per la seconda parte del suo report, gli analisti dell’aggregatore hanno preso in considerazione un campione di 1000 blog, selezionati per essere il più rappresentativi possibile dell’attuale blogosfera. Dalla ricerca è emerso come la maggior parte dei blogger (circa i due terzi) siano ormai orientati verso una piena riconoscibilità della loro identità in Rete. Il blog viene sempre più considerato come un possibile trampolino di lancio verso la notorietà, anche se limitata a una specifica nicchia o a un gruppo altamente selezionato di persone. Stando ai dati forniti da Technorati, mediamente un blogger su cinque ha avuto la possibilità di comparire sui mezzi di comunicazione tradizionali come radio e televisione grazie al suo spazio personale online.

I temi maggiormente discussi sui blog interessano la sfera personale e gli stili di vita, argomenti che riguardano direttamente chi gestisce il weblog e quindi generalmente più semplici da trattare e padroneggiare. I tre quarti dei blogger si occupano di almeno tre tipologie di argomenti diversi, mentre la media complessiva indica l’interesse verso cinque temi differenti tra loro. Dopo la sfera personale, gli argomenti maggiormente trattati riguardano la tecnologia, le notizie, la politica e la musica, naturalmente con sensibili differenze a seconda delle specifiche aree geografiche in cui avviene il blogging. La musica, per esempio, ha un alto livello di popolarità nei paesi asiatici, a discapito della politica che è invece molto meno seguita. I temi legati alla sfera personale, agli stili di vita e alla religione sono invece molto seguiti nel vecchio continente.

Intenzionati ad approfondire gli approcci comunicativi dei blogger, gli analisti di Technorati hanno chiesto al loro campione statistico di descrivere lo stile utilizzato per scrivere i post. La maggior parte degli intervistati ha definito il proprio modo di scrivere sincero, molto discorsivo e condito con una buona dose di umorismo. Le donne, in particolare, hanno descritto il loro stile come molto discorsivo, mentre gli uomini si sono ritrovati maggiormente nella definizione “competente”.

Le principali ragioni che spingono un individuo a gestire un blog sono, invece, legate alla volontà di condividere i propri pensieri e interessi, fornire supporto agli altri attraverso la propria esperienza, entrare in contatto con persone che condividono le proprie idee. Per un blogger su quattro, la decisione di mantenere uno spazio online deriva dalla volontà di avanzare nella propria carriera o dal desiderio di migliorare le proprie condizioni economiche.

Stando ai dati forniti da Technorati, i blogger prendono in considerazione almeno quattro parametri per valutare il successo del loro blog. La soddisfazione personale costituisce, per tre blogger su quattro, il primo elemento per misurare il successo del proprio spazio online, seguono poi: il numero di post e commenti, la quantità di visitatori unici e il numero di link verso il proprio blog. Esistono poi altri parametri secondari come il numero di iscritti ai feed RSS, il guadagno grazie agli annunci pubblicitari e le recensioni positive da parte degli utenti.

La maggior parte dei blogger dichiara di gestire uno spazio online per semplice divertimento e non per avere un ritorno in termini economici. Circa la metà valuta comunque positivamente la possibilità di trasformare in futuro il proprio blog in qualcosa di redditizio, mentre circa il 15% dei blogger valuta il proprio sito come una risorsa aggiuntiva di guadagno. Solo per il 2% della blogosfera il blog costituisce una primaria fonte di sostentamento economico.

Secondo l’analisi di Technorati, quasi tutti i blogger valutano molto positivamente l’impatto della loro attività online nella vita di tutti i giorni. Il giudizio positivo è dato dalla possibilità di conoscere nuove persone e rafforzare le amicizie già esistenti, approfondire i propri interessi in maniera creativa e sostanzialmente libera da costrizioni, godere di un maggior riconoscimento all’interno del proprio ambiente lavorativo e naturalmente dal poter conquistare maggiore visibilità.

Nel corso della settimana Technorati diffonderà nuovi dati sullo stato della blogosfera, occupandosi delle modalità con cui i blogger gestiscono i loro blog, della profittabilità dei weblog e delle principali metodologie di approccio utilizzate dalle imprese per sfruttare questo ambiente comunicativo sempre più diffuso in Rete.

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