WhatsApp è una delle app di messaggistica più famose al mondo, con miliardi di utenti che ogni giorno scambiano un numero enorme di messaggi, foto, video e messaggi vocali. Ogni mese però vengono cancellati circa due milioni di account, secondo i dati confermati dalla stessa dirigenza in un incontro che si è tenuto a Nuova Delhi.
La piattaforma purtroppo è al centro di diverse problematiche, alcune molto serie: il diffondersi delle fake news, lo spam e il phishing, insomma le truffe online. Problemi da contrastare con ogni mezzo, anche con l’intelligenza artificiale. Gli sviluppatori della società stanno infatti lavorando a un sistema di apprendimento automatico che si serve dei dati forniti dai rapporti precedenti per capire come contrastare questi fenomeni, ha dichiarato l’ingegnere software Matt Jones.
A detta di WhatsApp questa soluzione riesce a bloccare il 20% degli account malevoli, a partire dalla registrazione. Praticamente i profili considerati pericolosi vengono bannati, anche graze alle segnalazioni degli utenti. Del resto la platea che usa quest’app e vastissima e variegata, è diventato uno dei mezzi di comunicazione principali per tutte le età.
Alcuni malintenzionati però cercano di approfittare del servizio, inondandolo di link clickbait, che spingono a cliccare ma che installano virus o per rubare informazioni personali. Tutto ciò viola chiaramente i termini di servizio di WhatsApp, che quindi si sta spendendo molto per prevenire e fermare questi abusi. In particolare sono tre le motivazioni che spingono la piattaforma a bannare gli account.
La prima è il classico spam, cioè inviare una quantità enorme di messaggi. Viene bannato poi anche chi crea account multipli con lo scopo di condividere contenuti sospetti. Infine è vietato l’uso di software che permettono agli utenti di usare diversi account su un solo device. Di sicuro la sicurezza sull’app sta aumentando, solo poco tempo fa è stato introdotto l’accesso su iOS con Touch ID e Face ID, ma si può fare ancora molto.