Tra qualche anno le città saranno invase da migliaia di piccoli oggetti volanti. I droni possono essere utilizzati in diversi settori, dalla sicurezza al trasporto dei prodotti, ma ci sarà sicuramente qualche azienda che sfrutterà questa tecnologia per compiti di spionaggio e sorveglianza. Chi non vuole essere osservato direttamente nella propria abitazione (ad esempio, da un vicino ficcanaso), potrà installare il Personal Drone Detection System, progettato da Domestic Drone Countermeasures, un’azienda con sede in Oregon.
Oggi è possibile acquistare un drone, scegliendo in base a funzionalità e prezzo, dai modelli economici di Parrot a quelli più professionali di DJI Innovations. In Italia è in vigore il regolamento dell’ENAC, ma nulla è stato deciso sulla questione privacy. In ogni caso, anche in presenza di una normativa, difficilmente le persone avranno la certezza di non essere osservate dall’alto. Una possibile soluzione è appunto il Personal Drone Detection System.
Il sistema, composto da tre box (il modulo di comando e controllo, e due sensori) può rilevare la presenza di un drone ad una distanza massima di 50 piedi (circa 15 metri). I tre componenti formano una rete mesh wireless che può essere estesa facilmente aggiungendo altri sensori (nodi). Il modulo principale è collegato ad Internet e comunica via WiFi con un dispositivo mobile o un PC, sui quale l’utente riceve un avviso visivo e sonoro, nel caso in cui viene rilevato un segnale ostile (nell’intervallo di frequenze 1 MHz-6,8 GHz), ovvero quello emesso dal trasmettitore a bordo del drone.
Il costo del sistema è 499 dollari. Le prime unità verranno spedite entro novembre (solo negli Stati Uniti). Una seconda versione sarà disponibile ad aprile 2015 (699 dollari), mentre la versione internazionale arriverà a maggio 2015 (849 dollari). L’azienda spera di ricevere gli 8.500 dollari necessari per continuare lo sviluppo del sistema.