Nei giorni scorsi la Mano de Dios si è abbattuta senza pietà su Konami e sulla sua simulazione calcistica, PES 2017: un post condiviso da Maradona accusava il gruppo nipponico di aver inserito il suo nome e le sue sembianze all’interno del titolo videoludico, senza disporre delle autorizzazioni necessarie. Il Pibe de Oro ha così comunicato l’avvio di una causa legale nei confronti dell’azienda giapponese.
La risposta ufficiale da parte della software house e del publisher di Pro Evolution Soccer 2017 non ha tardato ad arrivare. La posizione di Konami, comunicata tramite le pagine del sito Kotaku, è piuttosto chiara, sebbene sintetica e priva di dettagli: la presenza del fuoriclasse argentino nel roster di calciatori Legends nella modalità myClub non costituisce affatto un’infrazione, anzi, è prevista da un contratto per lo sfruttamento dell’immagine concesso in licenza al gruppo. In altre parole, l’accusa è stata respinta al mittente e i giocatori potranno continuare a scendere in campo con il numero 10 senza alcun tipo di problema.
In questo momento stanno circolando notizie relative al fatto che in Winning Eleven 2017 (il titolo internazionale è PES 2017 o Pro Evolution Soccer 2017) sia stato inserito un giocatore senza autorizzazione. Ciò nonostante, la nostra azienda lo sta facendo in modo appropriato, sulla base della licenza prevista nel contratto.
Di seguito è possibile leggere il messaggio pubblicato solo pochi giorni fa da Diego Armando Maradona sui social network, a cui ora spetterebbe un ulteriore chiarimento.
Ieri ho scoperto che l’azienda giapponese Konami utilizza la mia immagine per il suo gioco PES 2017. Mi dispiace, ma il mio avvocato Matias Morla intenterà un’azione legale. Spero che questa truffa non vada avanti.