Così come (quasi) tutti i più grandi produttori del settore automotive, anche Peugeot mostra interesse nei confronti delle self-driving car. Il gruppo francese ha deciso di tuffarsi in questo promettente ambito grazie a una partnership siglata con il team di nuTonomy, nato nel 2013 come spinoff del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
La fase di test prenderà il via sulle strade di Singapore, dove il sistema di guida autonoma formato da sensori e videocamere verrà installato a bordo di alcuni SUV modello 3008. La scelta della città-stato asiatica non è casuale: lì nuTonomy opera già da diversi mesi un servizio di taxi elettrici con funzionalità self-driving basati sull’impiego delle Mitsubishi i-MiEV e delle Renault Zoe. Una di queste, in ottobre, è rimasta coinvolta in un incidente, per fortuna senza alcuna grave conseguenza. L’azienda ha inoltre ottenuto il permesso dalle autorità di Boston per mettere alla prova la tecnologia negli Stati Uniti.
Ad annunciare la collaborazione è stato PSA Group, che oltre a Peugeot ingloba anche i marchi Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors. L’intenzione dichiarata è quella di sperimentare un sistema di livello 5, che dunque non richiederà in alcun caso l’intervento di un conducente in carne ed ossa per la gestione degli spostamenti, da equipaggiare su veicoli 100% autonomi destinati alla collettività, forse con il lancio in futuro di un servizio di ride sharing.
Stando a quanto dichiarato da Anne Laliron, Head of the Business Lab di PSA Group, la partnership con nuTonomy (tra i finanziatori c’è anche Samsung Ventures) ha come primo obiettivo quello di sviluppare un approccio inedito e innovativo alla progettazione dei veicoli in fase di design, in modo da favorire l’integrazione della guida autonoma nel contesto urbano.