Non è propriamente una faida, assomiglia più a un bisticcio tra colleghi o a una lite all’assemblea condominiale. Ma nell’universo dei personaggi pubblici il defollow da Twitter è un segnale importante e, almeno agli effetti del gossip, sempre foriero di polemiche e speculazioni. E sebbene ce lo si aspetti dalle ex coppie d’oro del cinema e della musica – il defollow di Miley Cyrus ai danni dell’ex Liam Hemsworth è diventato lo scorso settembre un vero e proprio caso mediatico – l’universo della tecnologia non è da meno. Proprio così: Phil Schiller ha deciso di smettere di seguire gli account di Tony Fadell e Nest a seguito dell’acquisizione di Google, forse per vendetta. Chi di contratto miliardario ferisce, di tweet perisce.
Certo, è lecito attendersi che in quel di Cupertino non siano stati felicissimi di apprendere come Tony Fadell, una delle menti geniali alla base del successo di iPod, abbia deciso di gettarsi fra le braccia del nemico giurato del gruppo. Dopo tutto quello che Apple ha fatto, per giunta, per spingere i prodotti Nest nel proprio Apple Store. Il fatto che il disappunto si manifesti a colpi di click nervosi sul social network del cinguettio – proprio come farebbe una Miley Cyrus, giustificabile però data la giovanissima età – lascia tuttavia alquanto perplessi.
Ad accorgersene è AppleInsider, testata che ha notato una lieve diminuzione nel numero delle persone che normalmente Schiller segue su Twitter. E sebbene il dirigente Apple ricorra al microblogging con assoluta parsimonia – non più di cinque tweet al mese – non ha avuto alcun problema nel collegarsi di fretta e furia per rimuovere Fadell e Nest dalla lista dei propri 117 contatti.
Nessun aggiornamento e nessun tweet per motivare la decisione, che sarebbe passata del tutto inosservata se i più curiosi dei fan Apple non se ne fossero accorti. Ma non è la prima volta che Schiller offre una manifestazione della sua rabbia a uso e consumo dei social network: simile la reazione di disappunto quando Instagram decise di lanciare una versione per Android. Insomma, in quel di Cupertino Nest piaceva e anche molto, considerato come i termostati intelligenti trovassero uno spazio speciale proprio in Apple Store. E sebbene la vendetta sia un piatto da servire freddo, sembra che la delusione sia in realtà cocente.