Anche Phil Schiller ha deciso di festeggiare il decimo anniversario di iPhone, lo smartphone presentato il 9 gennaio del 2007 e capace di rivoluzionare l’intero mercato dei telefoni cellulari. Il volto di Cupertino, infatti, ha voluto parlare della genesi e dell’eredità del dispositivo, in occasione di un intervista rilasciata a Steven Levy. A quanto sembra, questi dieci anni rappresentano solo un punto di partenza per il prodotto più venduto targato mela morsicata, perché interessanti evoluzioni sono previste per il futuro.
Schiller ricorda come il progetto del primissimo iPhone, e la sua presentazione al pubblico, sia stato uno dei più importanti per la storia di Apple, se non il più importante. Un evento in grado di scuotere l’intero mercato, tanto che nessun altro produttore di punta aveva deciso di puntare prima sugli schermi touchscreen e capacitivi. Il dirigente, inoltre, spiega perché la primissima edizione non abbia incluso il supporto ad applicazioni di terze parti, una decisione imposta da Steve Jobs:
Ci disse: “Non dobbiamo continuare a discuterne, perché non possiamo avere un sistema aperto adesso. Forse cambieremo idea in futuro, forse non lo faremo, ma al momento non è possibile: concepiamo, quindi, un mondo dove possiamo risolvere qualsiasi questione con ottime app incluse e un modo affinché gli sviluppatori possano sviluppare delle applicazioni web”.
L’attesa è però durata poco, però, perché nel 2008 il gruppo di Cupertino decise di lanciare App Store: un’ecosistema particolarmente vincente per gli sviluppatori. Eppure, anche senza un negozio digitale di app, iPhone è stato “sconvolgente” sin dai primissimi minuti dalla presentazione del palco del MacWorld. Un device capace in un tocco solo di spazzare il passato, di imporre una nuova definizione di telefono cellulare, per aprire un nuovo e fiorente mercato.
iPhone è stato un prodotto sconvolgente. iPhone ha reso reale l’idea dello smartphone. Era davvero un computer da tasca. L’idea di fruire di internet, di un vero browser, del multi-touch. Vi sono tanti elementi che sono tutt’oggi al centro di cosa sia uno smartphone, elementi che hanno creato un prodotto di cui i consumatori si sono innamorati, e di cui poi hanno richiesto più funzioni e più app.
In merito alle versioni più recenti del device, anche Schiller condivide l’opinione di Tim Cook, espressa in mattinata sul sito ufficiale dell’azienda: il meglio, per la linea iPhone, deve ancora arrivare. E sebbene i miglioramenti tra un’edizione e l’altra possano sembrare di ridotta entità, almeno di primo acchito, Schiller sottolinea come ogni singolo lancio sia stato una vera e propria rivoluzione:
In realtà credo che i salti nelle ultime versioni siano enormi, e a volte anche più grandi, rispetto alle prime. Credo che le nostre aspettative siano maggiormente cambiate, non i miglioramenti nei prodotti. Guardando ogni versione di iPhone, si possono percepire grandi cambiamenti nel percorso. Si notano dimensioni schermo passate da 3.5 a 4 pollici, da 4.7 pollici a 5.5. Si vede l’incredibile cambiamento delle fotocamere, dalla prima non abilitata alla registrazione dei video alle fotocamere posteriori e frontali, fino ai tre obiettivi attuali e alle loro capacità, dalle Live Photos ai video in 4K. La qualità di iPhone rimane impareggiabile. La facilità d’uso rimane impareggiabile. L’integrazione tra hardware e software è impareggiabile. […] Questo prodotto è così valido che credo garantirà ancora parecchi anni di innovazioni.
Non resta quindi che attendere di scoprire le innovazioni che Apple ha in serbo per questo 2017, a partire dal tanto vociferato schermo OLED, con vetro frontale curvo.