Phil Schiller, attuale vicepresidente del reparto marketing, giocherà un ruolo di primaria importanza per il futuro di Apple. Il 52enne, per molti anni al fianco di Steve Jobs e coinvolto attivamente anche nello sviluppo di servizi e dispositivi, è indicato da Bloomberg Businessweek come un uomo chiave per la società di Cupertino.
Nonostante due vite private molto diverse, Schiller e l’ex iCEO hanno condiviso molto in ambito professionale. Entrambi, ad esempio, sono sempre stati spietati nel bocciare le idee e i concept ritenuti non all’altezza del marchio. Un comportamento che gli è valso il soprannome di “Dr. No”.
Ha aiutato il CEO Apple durante la creazione dei nuovi prodotti, definendo i target di mercato, fornendo la propria opinione sulle specifiche tecniche e suggerendo i prezzi di vendita. È sua l’idea della “spin-wheel” per i primi modelli di iPod ed è rimasto convinto del potenziale per il progetto iPad quando altri ne dubitavano.
A Phil Schiller, così come a Tim Cook e altri personaggio importanti nel panorama Apple, è affidato il delicato momento che segue la scomparsa di Steve Jobs, con il compito di permettere all’azienda di proseguire nel suo successo anche senza l’influenza del co-fondatore.
Phil Schiller ha condiviso molte delle passioni di Steve Jobs. Il quesito è come possa ora sfruttare questo aspetto per dare vita a nuove idee e prodotti. Alcuni ex dirigenti Apple hanno parlato di lui come un uomo con troppo potere all’interno dell’azienda e poche doti creative per restare al vertice della società. In particolare, considerando i suoi trascorsi nel campo del marketing, qualcuno teme che possa scegliere di promuovere i prodotti in modo negativo per la lealtà degli utenti, duramente conquistata in questi anni.