Se le stampanti 3D sono oramai una realtà di fatto in contesti sia professionali che domestici, presto potrebbe giungere una nuova tecnologia che ha l’obiettivo di percorrere la medesima strada, ma nel verso opposto. Se con le stampanti 3D è possibile trasformare un progetto digitale in un oggetto concreto, l’operazione opposta potrebbe essere infatti possibile grazie agli scanner 3D. Photon ne è un esempio e sarà disponibile a partire dal prossimo mese di agosto.
Photon permette quindi di posizionare un qualsivoglia oggetto sull’apposita base e di avviare una scansione a tutto tondo dello stesso per ottenerne una versione digitale da modificare o eventualmente distribuire online mediante appositi software. Tale base può ruotare di 360 gradi, permettendo una scansione completa degli oggetti, la quale avviene utilizzando la tecnica del point cloud: di ogni fotogramma vengono estratte nuvole di punti a cui vengono associate una serie di informazioni, per poi essere rielaborate per ricostruire le superfici mediante mesh triangolari.
Se in un primo momento gli autori del progetto pensavano di utilizzare il sensore Kinect di Microsoft a tale scopo, ricalcando le orme tracciate da numerosi ricercatori nel settore dalla computer vision, la scelta è in seguito ricaduta su di un sensore laser che consente di ottimizzare il processo di elaborazione delle immagini. In pochi minuti è possibile dunque ottenere un file compatibile con svariate applicazioni di CAD contenente al proprio interno una versione digitale dell’oggetto scansionato.
L’intero scanner sarà racchiuso in un apposito case che ne renderà semplice il trasporto in mobilità, rendendo l’intero dispositivo decisamente compatto. Quest’ultimo avrà un prezzo che secondo gli autori del progetto sarà inferiore a quello di un tablet di fascia media, quasi certamente non superiore ai 400 dollari per unità, permettendo una rapida diffusione di un prodotto che potrebbe risultare fondamentale in svariati campi.