«I comuni a banda stretta della Provincia di Torino difendono il loro diritto di connessione veloce: parte un blog per la difesa dei propri diritti di cittadini e di cittadini digitali. La connettività a banda larga è una necessità per i cittadini e per le aziende per lavorare meglio, per crescere e per rimanere competitivi. La disponibilità di connessioni veloci nei comuni non facenti parte delle grosse aree metropolitane è spesso un problema, che però oramai diventa necessità inderogabile».
Con questo comunicato viene annunciata la nascita del blog “A banda stretta” in cui si uniscono cittadini e aziende nella pretesa di non passare nel dimenticatoio e ricevere invece tutti gli aiuti necessari per poter rimanere al passo con le tecnologie broadband esistenti.
«La loro attività nasce in rete e porterà a sensibilizzare politici, media e organi di stampa e altri gruppi in Internet sulla situazione sfavorevole che viene messa in atto dalle scelte definite sui progetti. Evidentemente la Regione Piemonte e Telecom Italia insieme hanno deciso chi siano cittadini e cittadini digitali di serie A e chi di serie B. Per questo motivo i cittadini dei comuni esclusi dalla banda larga chiedono in tempi brevi di poter essere inseriti nei progetti previsti relativi larga senza rimanere nella attuale condizione di digital divide. Si fanno grandi discussioni sui progetti di treni ad alta velocità e sulla viabilità stradale, ma si lasciano molti cittadini sconnessi dalle autostrade dell’informazione»: la questione Telecom è relativa al discusso protocollo d’intesa firmato tra regione ed incumbent con l’obiettivo di avviare una serie di iniziative per la copertura del territorio (15 milioni di euro l’investimento previsto).
«Sul sito», spiega ancora il comunicato, «sono disponibili le informazioni e i collegamenti ad altri siti per avere una chiara descrizione della situazione, una mappa dei comuni esclusi, la possibilità di scaricare una serie di cartelli che verranno apposti nei comuni esclusi dalla connettività veloce per evidenziare la loro condizione di comuni a banda stretta».