Magro, un po’ triste, con tagli di colore improvvisi ma poi nuovamente un po’ malinconico. Sì, il blog di Piero Fassino ha molto a che vedere con la sua persona. Il blog che Fassino ha lanciato da alcuni giorni, però, sembra già nascere con l’handicap di una impostazione “vecchia”.
Se non bastasse lo scarno aggiornamento e l’eccessiva ingessata impostazione del progetto (e questo non fa parte del suo personaggio), bastano le parole di Lucia Annunziata nel “dialogo” con Fassino a stemperare anche ogni residuo ottimismo per l’esperimento. A parte il fatto che aprire un blog per dialogare “televisivamente” con una giornalista tipicamente “televisiva” (che peraltro inaugura il dialogo dicendo che il sito “terrà aperto tutto i giorni“… mica è un bar con il giorno di chiusura!) significa già di per sé non aver armi troppo forti da giocare in questo ambito. Per il resto bastava andare a Porta a Porta per dire certe cose. Perchè non dialogare con il web, invece che con singoli interlocutori? E’ questo un nuovo 1-to-1 congelato in un video (una sorta di monologo di oltre mezzora, oltretutto senza embed): non è una discussione aperta. Tutt’altro. Il web vorrebbe ascoltare altro, dunque prima di imparare a “parlare al web” sarebbe ancora più importante imparare ad “ascoltare il web” (e si vede che lo si vorrebbe anche fare, o almeno si capisce che andrebbe fatto… ma quanta fatica!).
Lapalissiano il commento di Alessio Jacona per Blog4biz:
Sono cose che succedono quando si avvia un progetto con poca convinzione. Peccato che né l’Onorevole né i suoi consiglieri sembrino comprendere un dato ogettivo: scendere nella blogosfera con un “blog” come quello in oggetto equivale ad andare in Parlamento indossando solo bermuda, canottiera e un paio di ciabatte.
Ben venga anche questo esperimento comunque. Ben venga un passo coraggioso, ben venga ogni tentativo. Ma gli errori sembrano essere sempre gli stessi. Sign. Fassino, un dialogo con me non se lo farebbe? Le chiederò del digital divide, di Telecom Italia, del Wimax, dell’analfabetismo tecnologico. Le chiederò dello strapotere televisivo nel nostro paese, le chiederò in che misura la tecnologia potrebbe avere un ruolo nel futuro dell’economia italiana. Le chiederò se usa il computer e che ruolo ha la tecnologia nella vita politica attuale. Poi ho anche altre domande, ma suvvia, queste lasciamole per la sorpresina finale. Per “par condicio” le stesse verranno poi girate sul versante opposto, ovvio, che è proprio un confronto quello che vogliono gli utenti. Come? Cosa dice? Yes? We can?
Che peccato, Fassino era a Torino il 24 febbraio. Fosse arrivato il 23, lo si sarebbe dovuto invitare al Barcamp. Ve lo immaginate il post-it sulla bacheca del Torino Barcamp “Sala rossa – ore 11.00 – Piero Fassino, Politica e internet”?