Le Piramidi di Giza sono ora visitabili su Google Street View. Se l’Egitto non è in questo momento una zona prettamente tranquilla, e se il sogno di un giro tra le piramidi arrovella i desideri di milioni di persone in tutto il mondo, la risposta può essere a portata di click: ci ha pensato Google, portando il proprio occhio in uno dei luoghi più conosciuti al mondo, regalando così a chiunque la possibilità di sognare ad occhi aperti faccia a faccia con la Sfinge.
La maestosità delle Piramidi; il mistero delle forme; i significati della posizione; le leggende; la storia. In poche immagini si racchiudono cultura e magia, perché questo è quanto trasuda la terra di quei luoghi: grazie a Google Street View tutto ciò diventa più vicino, alla portata di chiunque, sullo schermo degli utenti in ogni angolo del mondo. La visita può essere effettuata tramite il Google Cultural Institute (laddove è già possibile trovare anche le meraviglie dell’antica Roma), il quale a poco a poco si riempe delle meraviglie del pianeta consentendone la visita a chiunque grazie alla tecnologia di Google Street View.
Nella vasta distesa del Sahara, tre strutture triangolari si innalzano in mezzo al nulla come montagne costruite dall’uomo. Apparentemente lontanissime dalla caotica e moderna città del Cairo, le Piramidi di Giza si ergono immutate da quasi cinquemila anni.
Una visita guidata è invece disponibile a colpi di click, scegliendo il luogo desiderato e proiettando la vista esattamente ove immaginato. Una sorta di teletrasporto made in Mountain View, insomma, che già in altre occasioni ha espresso appieno le grande potenzialità della tecnologia messa in campo dal gruppo:
- Piramidi di Giza
- La Grande Piramide
- La Piramide di Chefren
- La Piramide di Micerino
- La Piramide di Djoser
- La Sfinge
La visita da remoto dei luoghi dell’antico Egitto era stata finora nelle mani di egittologi e documentaristi che nel tempo hanno costruito narrazioni di ogni tipo attorno ai 5000 anni di storia delle Piramidi e della Sfinge. D’ora in poi un nuovo strumento si aggiunge al racconto, consentendo a chiunque di “calpestare” le stesse zolle e vedere con ottica tridimensionale altezze, posizioni e fascino dei siti ritratti. Soltanto una cosa rimane appannaggio degli egittologi e dei turisti più fortunati: la visita degli interni, laddove la storia va oltre la sola estetica. Ma non è detto che presto o tardi l’occhio di Street View non possa andare anche oltre, penetrando laddove storia e mistero si fondono sprigionando tutto il fascino che solo l’antico Egitto sa ancora ispirare.