Continuano le operazioni della Guardia di Finanza a danno di chi utilizza software professionali pirata. Le attività delle Fiamme Gialle sembrano concentrate, in questi giorni, contro chi copia, utilizza e diffonde programmi coperti da diritti d’autore. Inutile sottolineare come questo fenomeno possa facilmente essere agevolato da programmi di file-sharing.
Secondo un comunicato AGI, sono 5 le persone segnalate alla Procura della Repubblica di Terni e oltre 50 i software irregolari sequestrati nell’ambito degli interventi della Guardia di Finanza di Terni contro la pirateria informatica.
I controlli hanno riguardato studi professionali, Società Sportive, studi di Registrazione Musicali, attività commerciali in genere e in 5 casi, tra Terni, Orvieto e Amelia è stato riscontrato l’utilizzo illegale di software utilizzati per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Complessivamente sono stati sequestrati 52 software illegali, tra i quali Acrobat Professional, Autodesk Autocad, Microsoft Office, Adobe Photoshop, Drummer Toontrack, Aturisa arp.
Le sanzioni pecuniarie irrogate ammontano ad oltre 145.000 euro e sono commisurate al costo del singolo programma utilizzato illegalmente. Da anni, spiegano i finanzieri, la produzione, vendita, diffusione e utilizzo di software pirata è considerata attività fuori legge, ma nonostante i tentativi dei produttori di proteggere i propri prodotti (per esempio con l’inserimento di parole chiave di accesso fornite separatamente o tramite la registrazione su internet) il fenomeno non può dirsi risolto.
Nel solo 2008, in tutta Italia l’uso ed il commercio di software pirata, secondo uno studio di Business Software Alliance, ha determinato l’irrogazione di oltre 8 milioni di euro di sanzioni e il sequestro di 7000 prodotti illegali.
Sempre secondo studi condotti dalla BSA, la pirateria dei software sarebbe in leggero calo, pur rimanendo l’Italia tra i paesi in Europa con il maggior tasso di pirateria, dopo Grecia e Cipro.