Pirateria: la SIAE vuole il pugno di ferro

Pirateria: la SIAE vuole il pugno di ferro

In questi giorni si è tenuta a Roma la giornata sulla “Creatività e cultura nel Web” organizzata dall’Associazione italiana editori (AIE).

Al convegno, Denis Olivennes, in qualità di Direttore del Nouvel Observateur ha presentato il suo libro e spiegato nel contempo il modello adottato in Francia dal governo Sarkozy per contrastare la pirateria online.

Ricordiamo che in Europa, la Francia si può definire pioniera in tal senso, in quanto nel Paese Transalpino, da pochi giorni è stata approvata una severissima legge contro i “pirati”.

Mauro Masi, segretario generale per la presidenza del consiglio, unitamente a Giorgio Assumma, presidente della SIAE, e al presidente dell’Aie Federico Motta, si sono mostrati tutti favorevoli al modello Sarkozy condividendo nello stesso tempo, la necessità di salvaguardare i contenuti culturali diffusi in Rete e riconoscendo, a titolo di proprietà intellettuale, la giusta remunerazione al detentore del diritto d’autore su tali opere.

In Francia prosegue Olivennes, per combattere lo scambio indiscriminato di contenuti attraverso le reti P2P, è stato indispensabile il supporto di tutti gli “addetti ai lavori”, dai provider, agli artisti alle istituzioni.

All’appuntamento romano organizzato dall’Aie, Federico Motta lamenta che la pirateria fisica incide sul 20% del mercato di libri, contenuti, musica e cinema. Più difficile risulterebbe la quantificazione del file sharing online, ma “stime condivise”, sostiene il presidente Motta, attesterebbero il dato attuale intorno al miliardo di file illegali disponibili in rete a livello mondiale.

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