“Più browser per tutti”: potrebbe essere considerato un abbaglio elettorale, ma in realtà trattasi di una realtà assodata. Rispetto agli anni passati, e con sempre maggior intensità, il browser è diventato infatti sempre di più il fulcro vero dell’attività informatica degli utenti ed in questa dinamica nuove caratteristiche sono così andate imponendosi nel comparto.
Dal cloud agli streaming, dalle web mail al rapporto con la pubblica amministrazione, dall’acquisto di biglietti per eventi fino all’ecommerce: la realtà online è sempre più mediata dal browser, il che racchiude una sempre maggior importanza all’interno di uno strumento sempre più cruciale, sempre più delicato e sempre più complesso. Nel momento stesso in cui il browser si fa con sempre maggior insistenza il fulcro primario delle attività online degli utenti, alcune dinamiche vanno imponendosi. Anzitutto, la sicurezza è una volta di più un elemento centrale poiché le identità online, la quantità di dati archiviati sul sistema ed i vari account gestiti sono elementi preziosi per i quali non ci si può permettere di perderne il controllo.
La piena compatibilità con gli standard è il secondo elemento: in un ambito nel quale il dialogo tra lo strumento ed il servizio online si fa fondamentale per migliorare l’esperienza dell’utente, la compatibilità con gli standard è la chiave di volta per consentire allo strumento stesso di essere utilizzabile sempre, senza eccezioni. Dulcis in fundo, le performance: se il browser è diventato lo strumento primo per le attività online (peraltro attività sempre più complesse), le capacità di elaborazione consentite tracciano la linea di demarcazione tra un’esperienza fluida e gradevole da una lenta e difficoltosa.
A tali sollecitazioni sono giunte risposte di varia natura dai vari produttori. Mentre Google ha voluto per Chrome uno sviluppo accelerato in grado di esplorare nuove opportunità, Mozilla ha riorganizzato la filiera che sta dietro a Firefox. Safari, per contro, ha scelto una evoluzione lineare con il passato, senza strappi. Da Microsoft sono invece giunte le novità di maggior rilievo: Internet Explorer 10 è il browser che più di ogni altro ha accelerato dal punto di vista della sicurezza, si è confermato ad alti livelli in termini di compatibilità ed ha portato avanti uno sforzo senza precedenti per migliorare le performance in fase di navigazione. Il balzo rispetto alle versioni precedenti è stato forte, pur in continuità con le soluzioni strategiche già adottate. Al tempo stesso, la strategia è improntata ad una linea di lungimiranza: in un futuro nel quale gli utenti accederanno al Web da una molteplicità di device, il browser che sarà in grado di offrire medesime risposte tanto su tablet quanto su desktop, tanto su smartphone quanto su generosi all-in-one, sarà la soluzione migliore poiché garantirà all’utente piena centralità nell’esperienza online.
Lo strumento è destinato a “scomparire” agli occhi dell’utente ed il suo scopo è quello di rendere quanto più facile, comoda e sicura l’elaborazione delle informazioni. Di qui a IE10 il passo è stato breve: nel momento stesso in cui Microsoft ha scelto Windows 8 per il proprio futuro, il nuovo browser è stata una scelta logica e strettamente correlata a quanto portato avanti con il nuovo sistema operativo.