L’evento di San Francisco organizzato da Google si chiude con Andrew Bowers che sale sul palco per offrire uno sguardo in anteprima a Pixel C. Come anticipato nelle ore scorse da alcuni rumor, si tratta di un tablet con tastiera, equipaggiato con il sistema operativo Android 6.0 Marshmallow. La lettera “C” del nome sta ad indicare la natura “Convertible” del dispositivo, che può essere utilizzato a seconda delle esigenze come un piccolo notebook oppure in modalità tablet.
Il design è ispirato a quello del Chromebook Pixel. A rendere particolarmente interessante il concept è il meccanismo scelto per tenere uniti schermo e tastiera: non ci sono cerniere o parti meccaniche, ma solo un sistema magnetico che assicura un accoppiamento molto solido e sicuro tra le due parti, con inclinazione regolabile che rende comoda sia la fruizione dei contenuti multimediali che l’editing dei documenti in mobilità.
Dal punto di vista hardware Pixel C integra un display da 10,2 pollici con risoluzione pari a 2560×1800 (308 ppi), un processore quad core NVIDIA Tegra X1 affiancato da GPU Maxwell, 3 GB di RAM LPDDR3, porta USB Type-C, quattro microfoni e memoria interna da 32 o 64 GB per lo storage. Il tablet e la tastiera comunicano tramite Bluetooth, ma quest’ultima non ha bisogno di essere ricaricata via cavo: la batteria integrata viene infatti alimentata non appena si chiude il dispositivo, in modalità wireless.
Il lancio avverrà entro la fine dell’anno, almeno negli Stati Uniti. Per quanto riguarda i prezzi, la versione da 32 GB costerà 499 dollari, quella più capiente da 64 GB sarà in vendita a 599 dollari, mentre la tastiera (con corsa dei singoli pulsanti pari a 1,4 mm) verrà messa a disposizione separatamente per 149 dollari. Google promette un costante supporto e miglioramento alle funzionalità del device, con aggiornamenti software rilasciati ogni sei settimane.