Pixelmator è tra le prime applicazioni apparse su Mac App Store ad essere conforme alle nuove norme di sandboxing di Apple per OS X Lion. La versione 2.0.4 del software dedicato alle immagini è stata pubblicata giovedì e, come fa notare Jim Dalrymple di The Loop, abilita il supporto sandboxing per OS X Lion.
Si avvicina ormai la scadenza, fissata da Apple per l’1 giugno, entro la quale le applicazioni su Mac App Store dovranno rispettare i nuovi requisiti relativi al sandboxing. Una data che è stata frutto di rinvii continui: inizialmente, il colosso di Cupertino aveva fornito ai developer una deadline addirittura all’inizio del 2011, salvo poi spostarla prima allo scorso novembre, poi all’1 marzo e adesso, forse definitivamente, all’alba della stagione estiva.
L’obiettivo del sandboxing è quello di rendere la piattaforma Mac più sicura, limitando le azioni che possono essere compiute dalle applicazioni all’interno del sistema operativo. Un’arma utile ad esempio per prevenire problemi circa l’installazione di malware tramite software di terze parti, e in un periodo molto delicato come questo, in cui Cupertino ha dovuto affrontare un attacco quasi senza precedenti, si capisce che i developer sono invitati a fare il più in fretta possibile.
Non sarà facile, perché alcuni sviluppatori hanno opposto resistenza ai cambiamenti voluti da Apple lamentando persino delle falle nei sistemi di sicurezza prima del lancio pubblico ufficiale. L’azienda invita ad avere pazienza, perché la massima efficacia dettata dalle nuove regole sandboxing arriverà non appena sarà disponibile OS X 10.8 Mountain Lion, che includerà uno strumento utile agli utenti per permettere soltanto l’installazione delle app autorizzate personalmente da Apple.