Plantronics, vicina ad essere acquisita da Logitech lo scorso anno, dopo lo scampato pericolo (o no, dipende dai punti di vista) ha deciso di rilanciarsi in maniera indipendente sul mercato.
Lo farà anche con l’aiuto del marchio Polycom, gruppo portato sotto il proprio cappello un anno fa. Insieme, le due aziende stanno progettando il brand Poly, che dovrebbe riunirle per la proposta di nuovi prodotti legati all’audio. Non a caso, Plantronics è stata tra le prime a produrre cuffie Bluetooth, ponendosi con una certa rilevanza nel settore, seppur non abbia mai raggiunto il livello di interesse di marchi come Beats e Sony. Ma la compagnia ha costantemente fornito cuffie solide e meno costose della concorrenza. Tra queste ricordiamo le BackBeat Pro 2, realizzate anche grazie al contributo di gente come Jaap Haartsen, che ha sviluppato le specifiche Bluetooth originali.
In qualità di Poly, la società prevede di raddoppiare gli sforzi in un campo in cui può assolutamente dire la sua, offrendo nuove funzionalità, come il supporto di Alexa nella sua linea di auricolari Bluetooth Voyager, in design interessanti. Stando alle voci recenti, ci sono vari prodotti in arrivo, che includono un telefono VoIP gestito da Microsoft Teams e un altro che consente alle aziende di utilizzare i numeri di Google Voice, anziché un sistema tradizionale.
Poly prevede inoltre di offrire più analisi per i suoi prodotti, anche a livello software, in modo che un call center che utilizza le cuffie possa avere un’idea di quanto bene stia facendo ogni dipendente. Sebbene possa sembrare che questo rebrand sia una risposta a Logitech che sta trasmettendo la sua acquisizione, la società afferma che l’accordo è in via di definizione da quando Polycom è entrata in Plantronics. Un nuovo nome e logo non saranno sufficienti a rendere Poly riconoscibile come Beats, ma è comunque un passo importante verso l’assunzione del controllo del proprio futuro.