Plastica monouso: aperta la procedura d'infrazione verso l'Italia

Aperta procedura d'infrazione per l'Italia: non ha rispettato lo stop alla plastica monouso
Plastica monouso: aperta la procedura d'infrazione verso l'Italia
Aperta procedura d'infrazione per l'Italia: non ha rispettato lo stop alla plastica monouso

Basta cannucce, piatti, posate e cotton fioc in plastica. Da gennaio 2022, in Italia è vietato vendere questi prodotti, così come quelli in plastica “oxo-degradabile”, che si frammentano in microplastiche dannose per l’ambiente. Questa importante decisione è stata presa dall’Unione Europea con la direttiva Sup (Single use plastic) del 2021, per ridurre l’inquinamento da plastica e tutelare l’ambiente.

L’Italia ha recepito la direttiva con un decreto legislativo entrato in vigore il 14 gennaio 2022. Ma dal 14 gennaio 2022 ad oggi nei nostri negozi ancora si trovano molti prodotti che non dovrebbero esserci, di conseguenza a Bruxelles si sono mossi.

Stop SUP

Multa e polemiche in arrivo

Lega Ambiente è giustamente favorevole ad una legge del genere, il problema delle microplastiche e più in generale dell’inquinamento dato dall’uso abnorme della plastica è qualcosa che tocca un po’ tutti. Inutile dire che nelle zone d’Italia, come in Emilia Romagna, dove esiste una vera e propria “packging valley” questa direttiva di Bruxelles è stata vista come qualcosa di assolutamente negativo. Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico dell’Emilia Romagna, non l’ha presa bene: “E’ un colpo durissimo alla democrazia e una mina che rischia di mandare in frantumi la nostra packaging valley“. Si parla infatti di ben 22 imprese per 22mila posti di lavoro, con circa 6 miliardi euro di fatturato l’anno.

L’Unione Europea ha inviato all’Italia una lettera ufficiale, questo è il primo passo formale di una procedura di infrazione che potrebbe portare a sanzioni per il mancato rispetto delle norme europee sulla plastica monouso. Il Governo italiano ha due mesi per rispondere alle accuse e dimostrare di aver preso provvedimenti per ridurre l’utilizzo di plastica monouso. Se la risposta non sarà soddisfacente, la Commissione Europea potrà emettere una sanzione pecuniaria chiedendo anche di uniformarsi velocemente alla direttiva.

 

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