Nei giorni scorsi ha preso il via il rilascio di un nuovo aggiornamento per l’applicazione Google Play Services, che come sempre accade in questi casi introduce migliorie, correzioni dei bug riscontrati nelle versioni precedenti e altre novità. In modo quasi inspiegabile l’update va però a disabilitare la funzionalità Gestione Dispositivi Android su smartphone e tablet, lanciata nei mesi scorsi da bigG per consentire a tutti coloro che perdono o subiscono il furto del device di controllarlo tramite interfaccia Web da remoto.
Ancora più grave, questo avviene senza che l’utente sia avvisato in alcun modo. Può dunque succedere che, in seguito allo smarrimento di un dispositivo, il possessore scelga di affidarsi agli strumenti di GDA per conoscerne la posizione geografica oppure per mettere al sicuro i dati personali contenuti nella memoria interna, ma senza riuscirci. Un potenziale rischio per sicurezza e privacy, dunque, sul quale il motore di ricerca non si è ancora pronunciato in via ufficiale. Per fortuna è possibile porre rimedio alla situazione in modo piuttosto semplice: bisogna innanzitutto controllare la versione di Google Play Services installata (quelle interessate sono 4.0.30 e 4.0.31), poi aprire il menu “Impostazioni”, selezionare la voce “Sicurezza”, scorrere fino ad “Amministratori dispositivo” e abilitare nuovamente “Gestione dispositivi Android”.
Non è chiaro il perché di quanto sta accadendo. L’ipotesi più accreditata è quella che parla di un errore contenuto nell’update, in quanto non tutti i dispositivi sembrano essere interessati dal comportamento anomalo. Sul nuovo Nexus 5 con Android 4.4 KitKat, ad esempio, il problema non si verifica, mentre sul modello precedente Nexus 4 con Android 4.3 Jelly Bean sì. Chi ancora non conosce Gestione Dispositivi Android e i suoi strumenti, può trovare tutte le informazioni negli articoli pubblicati al lancio e in occasione dell’aggiornamento di fine settembre.