Anche Blake Jorgensen, direttore finanziario di Electronic Arts, pensa che le console next-gen in arrivo sul mercato non garantiranno la retrocompatibilità, ovvero la possibilità di eseguire i titoli attualmente in commercio. Un’ipotesi già formulata da più parti in passato, che ora trova nuovo sostegno dal CFO di una delle aziende più importanti e attive dell’intero panorama videoludico. In altre parole, PlayStation 4 e Xbox 720 potrebbero non essere in grado di lanciare i giochi PS3 e X360.
Jorgensen ne ha parlato durante la conferenza Goldman Sachs Technology and Internet andata in scena nelle ore scorse a San Francisco. Nell’occasione sono state diramate anche alcune ipotesi sull’andamento del mercato gaming nel prossimo biennio, più in particolare per quanto riguarda l’anno fiscale 2014: EA pensa che l’hardware oggi nei negozi continuerà a vendere bene, nonostante l’arrivo delle nuove versioni che ormai dovrebbe essere solo a qualche mese di distanza. Il publisher dichiara che almeno per quest’anno continuerà a puntare con decisione su PlayStation 3 e Xbox 360, in quanto il rilascio dei titoli sportivi (ad esempio FIFA 14) dev’essere per forza di cose fissato in concomitanza con l’inizio dei campionati previsto per l’autunno.
Tornando alla retrocompatibilità, si tratta di una questione già affrontata più volte in passato: per Sony e Microsoft non supportare la lettura dei dischi già acquistati dagli utenti potrebbe voler dire rivendere loro gli stessi giochi attraverso i rispettivi store online, pratica già attuata su PS Store e Xbox Live Marketplace. Anche Nintendo ha annunciato qualcosa di simile per Wii U, con i titoli scaricati per Wii dalla piattaforma Virtual Console che dovranno essere nuovamente pagati.
Se ne saprà di più a breve, almeno per quanto riguarda il fronte Sony. Tra una settimana esatta andrà infatti in scena il tanto atteso evento in cui potrebbe essere presentata ufficialmente la nuova PlayStation 4, una macchina che avrà l’onore e l’onere di replicare il successo ottenuto con PS3, risollevando il business dell’azienda messo a dura prova da un esordio di PS Vita decisamente al di sotto delle aspettative.