Finora è stato solo un accessorio dedicato agli appassionati di videogame, ma presto potrebbe diventare un valido alleato in numerosi settori. Lanciato nel 2010 da Sony, PlayStation Move è stata la risposta del gruppo giapponese al Kinect di Microsoft per l’utilizzo del corpo umano come periferica di gestione degli input verso la console di gioco. Nel corso della Game Developers Conference degli scorsi giorni il colosso del Sol Levante ha però presentato Move.Me, un’applicazione che allarga i possibili scenari d’uso di PlayStation Move.
In particolare tale accessorio potrà presto approdare nel mondo dei computer: Move.Me si occupa infatti di interpretare tutti gli input inviati da PlayStation Move (il cui funzionamento è basato sia su alcuni sensori interni al controller che sui rilevamenti della videocamera PlayStation Eye) e di inviarli ad un computer connesso alla rete locale, rendendo così disponibili ad altri software tutte quelle informazioni utilizzate dai videogiochi basati sulla tecnologia Move.
Dotato di piena compatibilità con sistemi operativi Windows e Linux, Move.Me sarà in grado di comunicare anche con smartphone, tablet ed altri dispositivi embedded. Il download del pacchetto di installazione sarà disponibile entro la prossima primavera, offrendo così a studenti, ricercatori e medici nuove prospettive d’uso. Un esempio di applicazione di questa nuova soluzione per il rilevamento dei movimenti può essere l’ambito medico, in particolare quello della riabilitazione motoria dei pazienti a seguito di incidenti che ne abbiano compromesso la mobilità.
Gli sforzi decennali di Sony mirati a produrre una nuova modalità di gioco saranno così disponibili anche al di fuori dell’universo PlayStation, permettendo a tutti di sfruttare il controller Move in maniera alternativa. In poco tempo, insomma, saranno disponibili i tool per utilizzare su PC sia Move che Kinect: l’arrivo delle interfacce naturali è ormai prossimo, o quantomeno sono prossimi i primi esperimenti concreti in tal senso.