PlayStation Vita fuori produzione in Giappone

Sony ha annunciato lo stop definitivo alla produzione di PlayStation Vita in Giappone, chiudendo un capitolo non particolarmente felice.
PlayStation Vita fuori produzione in Giappone
Sony ha annunciato lo stop definitivo alla produzione di PlayStation Vita in Giappone, chiudendo un capitolo non particolarmente felice.

Sony ha annunciato lo stop definitivo alla produzione di PlayStation Vita in Giappone, chiudendo un capitolo del colosso dell’intrattenimento non particolarmente felice. Ricordiamo che la console portatile è già stata messa fuori produzione in Occidente, dove i risultati in termini di vendite sono stati peggiori rispetto a quelli del Sol Levante.

La notizia è arrivata direttamente dal sito giapponese di PlayStation, sul quale si legge che la produzione di Black PlayStation Vita e Aqua Blue PlayStation Vita, gli ultimi due modelli in produzione in Giappone – sarà presto interrotta.

Sony aveva già annunciato in precedenza l’intenzione di fermare la produzione della sua ultima console portatile già quest’anno, ma ancora non era stato specificato quando di preciso. Nemmeno questa volta, in effetti, è stata specificata una data. Nel caso di PlayStation 3, la produzione della console si interruppe a distanza di due mesi dall’annuncio di Sony. Quindi è probabile che anche questa volta Sony continuerà a produrre PlayStation Vita in Giappone per ancora in paio di mesi. Già annunciato lo scorso maggio anche lo stop alla produzione dei giochi fisici per Vita negli Stati Uniti e in Europa a partire da marzo 2019.

PlayStation Vita è stata lanciata sul mercato nel 2011, senza conoscere mai però un periodo di grande successo commerciale. Si stima che PlayStation Vita abbia venduto circa 15-16 milioni di unità a livello mondiale, numeri decisamente inferiori rispetto al suo predecessore PSP (oltre 80 milioni di unità vendute).

Uno dei principali motivi che ha portato a questo mezzo tonfo commerciale è senza dubbio la mancanza di titoli interessanti, le cosiddette “killer application” che spingono gli utenti ad acquistare una console.

Niente a che fare con la presunta crisi del mercato delle console portatili, visto che Nintendo con il suo Switch (che tuttavia è anche una console casalinga) ha dimostrato che questo settore ha ancora qualcosa da dire.

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