La PlayStation Vita – che siamo riusciti a provare durante l’evento United by Passions unlimited in cui Sony ha messo in campo tutti i suoi pezzi migliori per la prossima stagione – è senza dubbio impressionante anche solo analizzando i dati tecnici: processore quad core ARM Cortex A9, schermo touch OLED da 5″ e risoluzione di 960×544 pixel, il doppio della risoluzione della PSP.
Poi, osservandola, appare molto più somigliante a una PSP di quanto ci si aspettasse, con sorpresa ci si accorge immediatamente come la PlayStation Vita sia più spessa di circa un centimetro per una presa in mano perfetta, ma soprattutto per agire con precisione e comodità sul sorprendente schermo. Ovvio che tutto ciò penalizzi un poco la portabilità: è difficile riporre la PlayStation Vita in tasca, più facile infilarla nello zaino o messenger bag. Tuttavia, il peso è contenuto per la sua taglia, sicuramente un punto a favore.
Ottima l’ergonomia dei controlli, senza compromessi in fatto di dimensione, posizione, forma. Sony ha fatto tesoro dei feedback raccolti con l’esperienza PSP, rendendo il nuovo doppio stick analogico veramente sensibile e piacevole da usare. Inoltre i bordi della PlayStation Vita sono stati smussati, per integrarsi perfettamente in mano, mentre i pulsanti sono più piccoli e meno ruvidi.
Approfondiamo i controlli, ottimi e abbondanti: a quelli tradizionali si affiancano un sistema di rilevamento del movimento a sei assi (giroscopio e accelerometro a tre assi ciascuno) e bussola elettronica su tre assi, integrati dal touch screen, da un pad multi-touch posteriore e dalle telecamera frontale e posteriore.
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L’approccio iniziale con la PS Vita è un poco complesso e per nulla intuitivo: si rimane spiazzati per quante sono le possibilità di interazione, tendendo a preferire il metodo tradizionale. Però, una volta compreso come sia semplice e redditizio inclinare la PlayStation Vita o toccare il pannello posteriore, difficilmente si torna indietro.
La PS Vita nasce anche per sfruttare il PlayStation Network: l’archiviazione UMD è stata definitivamente scartata in favore di memorie Flash e, come per la PS3, sarà possibile scaricare giochi e film in HD direttamente dalla rete PSN.
Inoltre, sempre in ambito Network, nella PS Vita troviamo due piacevoli novità: l’applicazione Near, che usa il PlayStation Network stesso per fornire servizi basati sulla localizzazione, grazie al GPS integrato, scoprendo per esempio a cosa stanno giocando gli amici nelle vicinanze e permettendo di condividere con loro i propri record. Party, invece, consente di usare la chat vocale o di testo mentre si gioca online, oppure durante la navigazione Web.
Indispensabile ricordare come la PlayStation Vita (nella versione top) sia equipaggiata con connettività wireless e 3G, con la funzione Social per condividere contenuti su Facebook o geo-taggarsi su FourSquare, lanciare un Tweet agli amici o chiamarli con Skype (molte applicazioni saranno scaricabili dal PS Store).
Manca solo una cosa alla PS Vita, l’uscita HDMI per giocare collegati a uno schermo Full HD, ma Sony non l’ha integrata per evitare che venisse usata non come una consolle mobile ma stand-alone, e una conseguente concorrenza indesiderata in casa propria.
La nostra prova ha previsto una sessione di gioco con il titolo Uncharted: Golden Abyss, che “spreme” a dovere l’hardware della PS Vita. L’esperienza è sorprendentemente simile a quella dell’originale per PS3, più di quanto potessimo immaginare: semplicemente splendida l’interazione tra lo schermo touch ad alta risoluzione e il tradizionale joystick tattile. Aspettiamo con ansia anche altri titoli di sicuro richiamo, tra cui Resistance: Burning Skies, Wipeout 2048, Call of Duty e FIFA, per verificare ancora una volta le ottime impressioni avute durante il nostro test in anteprima.
PlayStation Vita sarà disponibile al pubblico al prezzo consigliato di 249,99 euro nella versione Wi-Fi e a 299,99 euro in quella Wi-Fi + 3G.