Un’altra applicazione (dopo Infinity) introduce il supporto ufficiale a Google Chromecast: si tratta di Polaris Office, che come suggerisce già il nome stesso rappresenta una soluzione dedicata alla produttività per smartphone e tablet. Grazie alla nuova feature portata con sé dall’ultimo aggiornamento, gli utenti potranno visualizzare i propri documenti sul televisore, a patto di aver installato il piccolo dongle HDMI di bigG, in vendita anche nel nostro paese al prezzo di 35 euro.
La software house Infraware ha lanciato nell’aprile scorso una versione completamente ridisegnata dell’app, con un’interfaccia inedita e funzionalità assenti in passato. Una mossa che si è dimostrata particolarmente apprezzata da parte degli utenti, che in meno di due mesi sono cresciuti fino a raggiungere quota un milione. Il successo è legato anche al fatto che, al contrario di altre soluzioni come Microsoft Office, l’applicazione offre l’editing dei file in modo del tutto gratuito, con supporto all’upload e alla sincronizzazione tramite piattaforme cloud come Google Drive, Dropbox, OneDrive e altre, per il salvataggio dei documenti su server remoto.
Restando in tema Chromecast, nei giorni scorsi è comparsa in Rete una testimonianza di come il dispositivo possa essere facilmente compromesso, sfruttando il processo di setup della rete WiFi inizializzato dal software in dotazione non appena si trova in assenza di una connessione. Per dimostrare la vulnerabilità l’utente ha fatto ricorso ad uno dei meme più celebri degli ultimi anni, compromettendo il device e avviando al riproduzione del video “Never Gonna Give You Up" di Rick Astley. Il box utilizzato è stato battezzato Rickmote Controller e, per gli interessati, il codice sorgente è stato caricato sulle pagine di GitHub. Google è chiamata a prendere in considerazione il problema per rilasciare al più presto una patch correttiva.