Polaroid: 70 anni di magia e fotografia istantanea

70 anni di storia Polaroid e fotografia istantanea analogica per tutti, dall'uomo comune ai grandi artisti, dalla nascita a oggi, tra crisi e rinascite
Polaroid: 70 anni di magia e fotografia istantanea
70 anni di storia Polaroid e fotografia istantanea analogica per tutti, dall'uomo comune ai grandi artisti, dalla nascita a oggi, tra crisi e rinascite

Nascita, crisi e rinascita di Polaroid, per un settantennio di fotografia istantanea, analogica, pop-olare, dagli anni 40 ad oggi

Tra storia e mito, passioni e ossessioni, a prova di tempo che passa, pellicole fuori produzione e rinascite costose, la fotografia istantanea della Polaroid da più di un settantennio immortala ben più dei nostri istanti di vita quotidiana, con una diffusione Pop-olare che conta grandi artisti.

Un lungo viaggio on the road con Nobuyoshi Araki, dai paesaggi di

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

Luigi Ghirri ai mosaici dada di Maurizio Galimberti.

Un post condiviso da Paolo Carranceja (@bypaolo) in data: 6 Nov 2015 alle ore 13:10 PST

Fornendo ispirazione e strumenti ai progetti di grandi fotografi, artisti e creativi, dagli schizzi di Andrej Tarkovskij o Stanley Kubrick durante le riprese di 2001- Odissea nello spazio (nel 1966), quanto alle prove drammatiche dei rapimenti di Aldo Moro o le vittime dell’anonima sequestri, mentre registrava istanti di vita comune per gli album di famiglia, il successo commerciale della Polaroid ha innescato una vera rivoluzione culturale.

La sua lunga storia, lastricata da frammenti strappati al ritmo fugace dell’esistenza, con macchine fotografiche comode e compatte, provviste di pellicole sviluppate all’istante, nel 1944 prendeva vita nella mente di uno scienziato, inventore ed imprenditore come Edwin Land, ma se la presentazione ufficiale della prima pellicola istantanea risale al 21 febbraio 1947 e la prima polaroid viene venduta il 26 novembre 1948, sarà solo negli anni Sessanta, con l’avvio del Progetto “Aladin” ribattezzato SX-70, che la Polaroid, già tra le aziende tecnologicamente più all’avanguardia e di maggior successo dell’epoca, potrà realizzare il primo prototipo di pellicola istantanea a colori e di macchina fotografica destinata a diventare l’icona che conosciamo, affidando il design a Wareham e la Henry Dreyfuss Associates.

L’idea di Land divenne realtà il 25 Aprile 1972 durante l’annuale meeting Polaroid, con un’entusiasmante presentazione che gli permise di estrarre la macchina dalla tasca del cappotto, aprirla e scattare 5 fotografie istantanee in meno di 10 secondi.

La Polariod SX-70 Land camera (nel video di apertura), il primo modello di fotocamera istantanea ad utilizzare il processo di sviluppo asciutto, fa la sua comparsa sul mercato alla fine del 1972, con un prezzo di 180$ (circa 950$ attuali) e di 6,90$ per una cartuccia da 10 fotografie, cifre che comunque non impedirono alla Polaroid di produrne 5000 al giorno, venderne 700.000 esemplari in un anno e mezzo e, dopo cinque anni, lanciare sul mercato la Polaroid OneStep Land con la messa a fuoco fissa destinata a trasformarla in un best-seller.

[accordion title=”Modelli Polaroid sx-70″]SX-70, SX-70 Modello 2, SX-70 Model 3, SX-70 Alpha 1, SX-70 Sonar OneStep, SX-70 Alpha 1 esecutivo, Supercolor AutoFocus, SX-70 Alpha 1 Modello 2, TimeZero SX-70 AutoFocus, SX-70 Executive TimeZero SX-70 AutoFocus Modello 2, Encore! Instant 1000, istantanea DeLuxe 1000, modello 500, modello 1000, modello 1000 S, Modello 1500, Modello 2000 Modello 3000, OneStep, OneStep Inoltre, Pronto! RF, Pronto! S, Pronto! SM, Pronto! Sonar OneStep, Pronto! B, Pronto! Extra, Pronto! Inoltre, Presto!, Sonar AutoFocus 5000, Super copertoncino, Supercolor 1000, Supercolor 1000 DeLuxe, Supercolor AutoFocus, Supercolor AutoFocus 3500, The Button, TimeZero OneStep, TimeZero Pronto AF.[/accordion]

Un post condiviso da darren röbårt short (@darrenrobartshort) in data: 18 Apr 2016 alle ore 12:57 PDT

Per la promozione, il design minimalista del packaging venne affidato a Paul Giambarba che condivide lavori e ricordi su un sito e nelle pagine di un

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

libro dedicato al branding della Polaroid, mentre il celebre Laurence Olivier dedica allo spot televisivo la sua prima ed unica apparizione in una campagna pubblicitaria.

Negli anni settanta anche la Kodak si lancia nella produzione della pellicole Kodak Instant, di forma rettangolare e una superficie di 9 x 6,8 cm per l’immagine, ma dopo aver perso una battaglia di brevetti con la Polaroid Corporation, il 9 gennaio 1986 è costretta a chiudere definitivamente il capitolo Instant Camera.

Anche se nel 1982 il Dr. Land lascia la Polaroid, l’azienda lascia il segno sugli anni ottanta, iniziando a produrre nel 1981 la Polaroid 600 che prende il nome dalle sue pellicole di tipo 600, più sensibili alla luce. Un modello destinato in breve tempo a diventare praticamente di tutti, strappando all’oblio anche istanti preziosi del mia vita, grazia anche alla sua gamma di modelli con flash e senza, compatta o pieghevole, personalizzata da Barbie ed Hello Kitty.

[accordion title=”Modelli Polaroid 600″]680 SLR, SLR 680 SE, SLR 690, 600 AF, 600 Extreme, 600 LMS, 630 Lightmixer, 636 Autofocus, 636 Close-up, 636 Double Exposure, 640, 650, 660 Autofocus, Amigo 610, Amigo 620, Camera Barbie, Business Edition 600, Business Edition 600 2, fresco Cam, Impulse, Impulse AF, Impulse QPS, Job Pro, Job Pro 2, One600, One600 Job Pro, Lightmixer 660 AF, One600 Pro, One600 Ultra, 600 OneStep, OneStep 600 Express, 600 OneStep, OneStep 600 Express, 600 OneStep Flash , OneStep 600 Flash Primo piano, OneStep AF, OneStep Parlare Camera, Polaroid P, Pronto 600, Rapido 610, Spice Cam, Spirit, Spirit 600, Spirit 600 CL, Sun 600, 650 Sun, Sun 660, Supercolor 635, Supercolor 635 CL, Supercolor 645 CL, Supercolor 670 AF, Taz, la fotocamera Costruzioni. [/accordion]

Una foto pubblicata da Simona Cut-tiva (@cut_tiva) in data: 29 Set 2016 alle ore 01:42 PDT

Negli anni novanta anche Fujifilm lancia la serie di fotocamere Instax, con pellicola a colore ISO 800 dalla dimensione di un biglietto da visita, ma nel 1999 la fotocamera istantanea tascabile Polaroid i-Zone diventa molto popolare anche tra gli adolescenti.

Il 2008 si presenta un anno funesto per molti appassionati, con l’annuncio della cessazione della produzione di pellicole istantanee fatto dalla Polaroid Corporation nel febbraio del 2008, la notizia circolata a marzo del rilancio della produzione delle nuove Polaroid entro la fine dell’anno, grazie alla nuova tecnologia di stampa senza utilizzo d’inchiostro ZINK (“Zero-Ink”), poi in estate la decisione dell’azienda americana di fermare la produzione delle pellicole istantanee Polaroid e di distruggere le tecnologie degli stabilimenti produttivi in Messico e in Olanda, chiudendo definitivamente l’era della via analogica per cavalcare esclusivamente quella digitale.

Nell’ottobre dello stesso anno, Florian Kaps (CMO), “entrepreneur” austriaco ed entusiasta della pellicola istantanea, André Bosman (COO) ex-dipendente Polaroid (per quasi 30 anni nello stabilimento in Olanda di Enschede), Marwan Saba (CFO) e un selezionato gruppo di esperti delle pellicole integrali (tutti ex dipendenti Polaroid) decidono di fermare tutto.

Kaps e Bosman, affatto intenzionati a distruggere i macchinari, preservando la tecnologia per poter continuare la produzione della mitica pellicola, iniziano quindi un’estenuante trattativa con l’azienda americana e, insieme ad investitori privati, firmano un contratto di 10 anni per l’utilizzo della fabbrica in Olanda, con l’obiettivo concreto di riprendere la produzione delle pellicole analogiche.

Con un nuovo brand, il loro “Impossible Project I-1 utilizzando le pellicole tipo 600, offre al mercato la prima fotocamera istantanea del nuovo millennio.

La multinazionale statunitense specializzata in fotografia, fondata nel 1937 da Edwin H. Land, nel 2010 nomina direttrice creativa dell’azienda la cantautrice americana Lady Gaga con l’intento di affrontare l’era digitale come fenomeno di costume, ma la crisi analogica non cessa.

A seguito delle pressioni di un tribunale fallimentare del Minnesota per ripagare i creditori dell’azienda, parte dello storico archivio di immagini Polaroid, raccolte sin dal 1960 dallo stesso Edwin Lan e custodito a Boston (14mila) e Losanna (4.500), il 21 e 22 giugno 2010 batte all’asta da Sotheby’s a New York un prezioso lotto di 1200 fotografie conservate a Losanna, scattate da 400 maestri dell’immagine come Ansel Adams, Andy Warhol, Robert Frank e Robert Mapplethorpe, che hanno fruttato 8,9 milioni di euro (circa 10 milioni di dollari).

Contemporaneamente il Museo di Losanna che da un ventennio veglia sulla collezione a seguito di un accordo fra la Polaroid e il Consiglio di stato del Canton Vaud, organizza la mostra “Polaroid in pericolo” per salvare il restante della sua collezione.

Nel 2011 anche la divisione aziendale che commercializza occhiali con marchio Polaroid, famosa per l’invezione di Land del primo filtro polarizzante sintetico nel 1929, alla base di lenti prodotte per occhiali, lenti fotografiche e schermi moderni, viene venduta al gruppo italiano Safilo.

La storia di Land e dell’azienda che ha rivoluzionato il mondo della fotografia istantanea anticipando quella digitale, dagli inizi è raccolta anche nelle pagine di Christopher Bonanos ‘Instant: The Story of Polaroid, edito nel 2012 dalla Princeton Architectural Press

Nel 2013 arrivano da Polaroid anche due nuove proposte per il mercato dei tablet, con il nome di (M) per i due device e M7 ed M10 per i dispositivi, entrambi dotati di sistema Android.

Polaroid bar in Vegas #polaroid #edwinland #igerslasvegas

Un post condiviso da Karine Sabatier (@karinesabatier) in data: 12 Nov 2014 alle ore 21:01 PST

Nell’inverno 2014, mentre Lomography presenta la sua prima fotocamera istantanea Socialmatic, in grado di scattare foto con una fotocamera da 14 MegaPixel, visualizzarle su di un display da 4,5″ e stamparle direttamente con una stampante interna al dispositivo in formato 2″ x 3″.

Al gioiellino capace di connettersi via wifi e bluetooth, seguono le evoluzioni della tecnica Zink, presentata durante il CES 2017.

Nel 2016 Polaroid Corporation rilascia anche la app per iPhone Polaroid Swing per creare dei brevi video a partire da foto che possono essere personalizzate e visualizzate nel classico formato Polaroid, mentre collaborando con Cheerz, offre anche una app per un servizio di stampa online che permette di ricevere direttamente a casa le foto fatte con uno smartphone, in un formato che ripropone il formato delle originali istantanee.

Il numero crescente di professionisti, artisti, appassionati, curiosi o semplicemente sperimentatori dell’istantanea, continua a nutrire web community, club, scatti spaziali, campagne e mostre dedicate esclusivamente a Polaroid, in primavera (5 – 15 maggio 2017) anche il nuovo spazio romano al Pigneto, ma ho la sensazione che l’universo Polaroid ha ancora molto in serbo.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti