I droni oggi sono un vero fenomeno di massa e trovano impiego nei più disparati campi. Non stupisce, dunque, se anche la Polizia di Stato italiana intenda utilizzare i droni per le sue attività a tutela delle persone e del territorio. Durante questo mese di dicembre, la Polizia di Stato italiana ha dunque pubblicato all’interno del suo sito ufficiale un bando di concorso per la fornitura di SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) da utilizzare per le sue mansioni.
Le società interessate dovranno presentare una proposta di comodato finalizzato alla sperimentazione, con allegate le specifiche tecniche dell’offerta proposta e la prescritta autocertificazione, al Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Servizio Controllo del Territorio, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del giorno 31 gennaio 2016. Il Ministero dell’Interno evidenzia che non è consentita nessuna previsione contrattuale a carico del Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza che integri l’obbligo di tenere determinati comportamenti destinati a favorire la diffusione dei segni distintivi del comodante e che non è consentita nessuna previsione contrattuale che ponga dei costi a carico del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ovvero che ponga dei vincoli di aggiudicazione al comodante nel caso in cui il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, all’esito della sperimentazione, decida di acquisire il servizio su scala nazionale.
La Polizia di Stato specifica, inoltre, all’interno del bando, anche le specifiche tecniche dei droni che intenderebbe sperimentare per un utilizzo sul campo. Innanzitutto, i SAPR dovrebbero pesare meno di 25 Kg, disporre di almeno 60 minuti di autonomia, essere di facile trasporto, avere un raggio d’azione di 5-6 Km, essere certificati ENAC, poter gestire carichi di 5 KG ed essere pilotati anche attraverso tablet o PC.