Il territorio di Dubai sarà il primo ad accogliere il concept di Hyperloop per rivoluzionare la mobilità in ambito urbano, il primo a testare il taxi drone EHang 184 e il primo a veder scendere in strada un poliziotto robot. La città punta sempre di più sull’innovazione e sulle nuove tecnologie, come dimostra questo nuovo progetto annunciato in via ufficiale dalle istituzioni locali.
L’unita robotica impiegata a partire da questa settimana si chiama REEM ed è prodotta dalla spagnola PAL-ROBOTICS. Ha un’altezza pari a 1,70 metri, pesa circa 100 Km e si muove su un carrello poggiato su ruote. La batteria inclusa garantisce un funzionamento continuo di otto ore. Il prototipo in fase di test è equipaggiato con un display touchscreen e funge più che altro da punto informativo e per la segnalazione di eventuali crimini da parte della cittadinanza, nonché per il pagamento delle sanzioni o per l’invio di documenti in formato digitale. L’interazione è gestita dall’intelligenza artificiale del supercomputer Watson di IBM per il riconoscimento dei comandi vocali.
Nulla a che vedere con gli scenari dipinti dalla cinematografia fantascientifica in stile Robocop, almeno per ora. Il progetto pilota ha come obiettivo anche quello di raccogliere i feedback da parte dell’utenza, per capire come le persone approcciano un automa in veste di pubblico ufficiale. Le future versioni saranno più complesse e versatili, tanto che le autorità mirano a rimpiazzare il 25% degli attuali poliziotti con unità robot entro il 2030. Queste le parole di Khalid Nasserl Al Razouqi, General Director del dipartimento Smart Services della Dubai Police.
Stiamo cercando di rendere tutto più smart nella polizia di Dubai. Entro il 2030 avremo la prima stazione di polizia smart che non richiederà l’impiego di personale umano.