Pornhub ha deciso di rimuovere dai propri “Content Partner” una casa di produzione accusata di sfruttamento delle donne. È quanto riferisce The Verge, nel sottolineare come il colosso dell’intrattenimento per adulti abbia deciso di intervenire dopo numerose segnalazioni, per un caso giunto anche all’attenzione delle agenzie federali statunitensi.
Il tutto ha inizio lo scorso giugno, quando 22 donne hanno deciso di denunciare la casa di produzione “Girls Do Porn”, accusando i produttori di aver manipolato le aspiranti attrici per convincerle a prestarsi in atti sessuali davanti alle telecamere. Secondo quanto riferito dalla stampa statunitense, le denuncianti avrebbero confermato di essersi sottoposte ad amplessi con la rassicurazione che nessuna immagine sarebbe mai stata distribuita pubblicamente, offline e online. Violato questo accordo, e persi i diritti di sfruttamento economico delle opere porno, le protagoniste dei filmati hanno richiesto un risarcimento per frode, danni da stress emotivo e appropriazione indebita dei loro compensi.
In un primo momento, sempre secondo quanto riferito da The Verge, Pornhub avrebbe eliminato unicamente i video che riprendevano le 22 denuncianti, mantenendo però la casa di produzione fra i “Content Partner”. Pochi giorni fa, invece, la piattaforma ha interrotto del tutto la partnership, rimuovendo qualsiasi filmato correlato.
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Una scelta forse derivata dalle ultime notizie di cronaca emerse sulla questione: alcuni responsabili della casa hard, sempre stando alle fonti statunitensi, sarebbero stati arrestati, mentre uno di questi non risulterebbe al momento reperibile dalle forze dell’ordine.
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Stando a quanto riferito da alcuni utenti sui social, su PornHub sarebbero ancora disponibili alcuni dei video incriminati, sebbene la pagina del provider sia stata eliminata. Non si può escludere, di conseguenza, siano stati caricati da terzi: al momento, non è dato sapere quale provvedimento il portale assumerà per cancellare anche questi contenuti.