Sono state ore difficili quelle vissute negli ultimi due giorni da Facebook. Un alto numero di contenuti violenti ha fatto infatti comparsa sul social network, infestando le bacheche con link, video ed immagini del tutto indesiderate ed indesiderabili. E la situazione non è al momento ancora del tutto dipanata, poiché Facebook ancora non ha saputo spiegare con esattezza le cause e la dimensione, né tantomeno la natura, di quanto accaduto.
Pornografia, atti di violenza, automutilazioni e brutalità di ogni tipo: le segnalazioni si sarebbero rapidamente moltiplicate, con Facebook pronto ad ammettere la difficoltà del momento. Nessuna risposta, tuttavia: il gruppo spiega che le investigazioni sono in corso, che il flusso del materiale è effettivamente stato verificato e che si sta facendo quanto possibile per tutelare la community dal proliferarsi di attacchi di questo tipo.
Due le ipotesi più ricorrenti: da una parte c’è chi sostiene che possa trattarsi di un attacco agli account dei privati, entrando sulle bacheche ed immettendo materiale all’insaputa del legittimo proprietario; dall’altra c’è chi intravede invece la matrice solita del malware che prolifera grazie al link incuriosito degli utenti i quali, con il link medesimo, autorizzano la pubblicazione dei contenuti perpetrandone il passaparola.
In questa fase non vi sono spiegazioni, né precauzioni, effettivamente efficaci. Semplicemente il consiglio è quello di mantenersi lontani da immagini, link o video non affidabili. Questo non solo per evitare di impattare immagini di questo tipo, ma anche e soprattutto per evitare di aggiungere linfa al meccanismo instauratosi.