C’è voluto qualche anno, anzi circa dieci, ma alla fine anche il mercato della pornografia online avrà il suo suffisso personalizzato. L’ICANN, l’ente che regola la distribuzione dei domini Internet, ha dato il suo parere favorevole all’assegnazione di uno specifico suffisso per identificare tutti i siti che presentano contenuti per adulti.
Il suffisso in questione sarà contraddistinto dalla sigla “.xxx” e avrà il ruolo di indicare agli utenti in maniera semplice e inequivocabile il tipo di contenuti presenti sui siti che recano detto suffisso, oltre a consentire di mettere un determinato ordine sul Web catalogando questa particolare tipologia di contenuti che continuano ad alimentare un grande business in Rete.
Se tutto andrà come previsto, i primi domini “.xxx” arriveranno nel giro di pochi mesi, anche se sulla loro adozione ci sono pareri discordanti, con gli stessi editori del settore che parlano di ghettizzazione, affermando come il suffisso potrebbe addirittura scoraggiare l’utenza e diventare paradossalmente un danno per i loro affari.
Non ultimo c’è poi un aspetto tecnico sottolineato ancora dai diretti interessati, i quali sostengono che se tutti i siti porno usassero il suffisso “.xxx” sarebbe molto più semplice, per gli amministratori di rete, impedire l’accesso a questi contenuti, per cui basterebbe bloccare l’accesso a tutti i siti il cui indirizzo termina con il suffisso che indica la presenza di materiale per adulti.
E mentre alcune associazioni religiose protestano per la decisione, pare chiaro che non tutti, almeno i primi tempi, useranno il nuovo suffisso, anche in funzione del fatto che l’adozione sarà volontaria e non obbligatoria.