Una volta tanto non parliamo di posizionamento sui motori di ricerca, ma di un altro tipo di posizionamento, quello relativo al prezzo di un prodotto/servizio.
Per non andare fuori mercato o, al contrario, non rischiare di svendere il proprio parco di offerta, è sempre indispensabile (almeno così la dottrina del marketing vuole) portare a termine tre operazioni:
- un benchmark aggiornato sulla concorrenza;
- una valutazione dei costi;
- un posizionamento di prezzo.
Il posizionamento di prezzo rappresenta, a grandi linee, la summa dei primi due punti: so cosa fa la concorrenza e so quali costi devo sostenere, di conseguenza posiziono il mio prezzo sul mercato.
Ma, come forse avrete intuito, non è tutto qui. Sul prezzo influiscono una serie di variabili indefinite, una delle quali, da molti chiamata conservativa, determina spesso un allineamento forzato dei nostri prezzi a quello che fanno i principali competitor. Un allineamento che equivale a parificarsi o sistemarsi lievemente al di sotto della concorrenza.
Ma è davvero necessario stabilizzarsi con gli altri player di mercato? Ovvero, è davvero utile fare tutti questi conti? E Allora perchè Google ogni mese fa uscire un applicativo disponibile gratuitamente?