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Durante un workshop al WWDC 08 è emerso un dettaglio interessante: fra le tecnologie che Apple potrebbe abbracciare in futuro c’è la Low Level Virtual Machine. Ma cos’è questa tecnologia? È un’architettura riguardante il processo di compilazione di un software.
Ma la LLVM non è un semplice compilatore; la tecnologia esiste da alcuni anni come progetto Open Source ma è l’anno scorso che questa architettura ha iniziato ad interessare Apple. Il progetto LLVM è stato integrato nel compilatore GCC per creare un ibrido fra gli attuali compilatori e il nuovo progetto.
Quest’integrazione permette di usufruire di un ambiente immutato nell’aspetto. LLVM è un compilatore Just in Time con ottimizzazione del codice e architettura modulare. Ma cosa significano queste parole? I più esperti sicuramente potranno fornire spiegazioni più dettagliate ma il principio che si pone questa architettura è l’elevato grado di ottimizzazione nella compilazione dei vostri lavori.
I primi compilatori ibridi LLVM-GCC hanno permesso compilazioni più veloci nell’ordine del 33%, inoltre l’architettura modulare permette una compilazione fra piattaforme diverse. Quest’ultimo dato è utile con i processori ARM dell’iPhone e i nuovi processori derivati dall’acquisto di PA Semi.
Il progetto è Open Source, e le sue basi, cominciano ad essere solide. Probabilmente Xcode integrerà questa tipologia di compilatore nella versione in uscita con Snow Leopard.