Tiscali ha presentato da poco la sua nuova IPTV a oltre tre milioni e mezzo di potenziali clienti, con l’aggiunta di Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Torino alle già presenti Roma, Milano e Cagliari. Segno che la compagnia è in crescita e guarda verso il futuro. Questa notizia però contrasta con le voci di una possibile scissione e una eventuale vendita.
Le voci che circolano nel settore non parlano di una vendita di una sezione, come già capitato in passato, ma della vendita totale della compagnia, addirittura preceduta da uno smantellamento. La divisione in due compagnie, quella legata al Regno unito e quella legata al nostro paese, fa intendere che ci sarà l’ingresso nelle possibili aste di una o entrambe le compagnie di bandiera: Telecom Italia e British Telecom.
Queste aziende essendo ex monopoliste hanno divieti particolari nell’acquisto di compagnia nel proprio paese. La scissione ovvierebbe a questo problema permettendo a Telecom Italia di entrare nell’asta per la sezione legata a Tiscali UK e di conseguenza a BT di poter entrare nell’asta per la sezione italiana.
Ho parlato di asta perché le due compagnia di bandiera non sono le uniche alle quali fa gola il mercato e la tecnologia di Tiscali. In Italia il possibile acquirente per l’acquisto di Tiscali pare essere FastWeb anche se altre voci dicono che la Deutsche Telecom non starà a guardare, ma al momento non è dato sapere a quale mercato sia interessata.