Australia Post, uno dei servizi postali più grandi dell’Australia, starebbe valutando la possibilità di utilizzare dei droni per consegnare la posta in alcune specifiche zone rurali del paese. La notizia arriva direttamente dal CEO della società Ahmed Fahour. Il CEO ha sottolineato che i droni potrebbero essere utilizzati contestualmente al normale servizio di consegna. In altri termini, quando il postino raggiunge un’ampia proprietà, invece di percorrerla tutta per consegnare la posta, potrebbe utilizzare un drone per recapitare la corrispondenza.
Trattasi di un servizio che secondo il CEO della società potrebbe migliorare il servizio postale soprattutto per tutti gli utenti che si trovano nelle immense aree rurali del paese. Un primo test di consegna della posta attraverso i droni potrebbe essere realizzato già entro la fine dell’anno grazie alla collaborazione con alcuni partner specializzati. Australia Post non è però il primo servizio postale a credere nei droni. Deutsche Post DHL, infatti, ha già effettuato un primo test in Europa alla fine del 2014. Se Deutsche Post DHL è stato il primo ad inaugurare l’era dei droni postino, anche il servizio nazionale postale della Finlandia ha voluto sperimentare i droni per le consegne della posta effettuando con successo un primo volo lo scorso ottobre.
Anche la Svizzera, a metà ottobre, ha sperimentano un servizio analogo. Un progetto, dunque, seguito anche da altri paesi a riprova di come i mezzi a pilotaggio remoto stanno rivoluzionando il sistema dei trasporti in tutto il mondo.
Una rivoluzione lanciata originariamente da Amazon che in assoluto è stata la prima a lanciare l’idea di utilizzare i droni per la consegna di merci. Il colosso del’eCommerce sta, infatti, lavorando da diversi anni ad una sua flotta di sofisticati droni che un giorno voleranno nei cieli della città portando in maniera rapida i prodotti acquistati direttamente davanti alla porta delle abitazioni dei clienti.