Con l’aumento del numero dei dispositivi digitali nelle nostre case, cresce purtroppo anche quello dei caricabatterie, vista la mancanza di uno standard condiviso, con il conseguente aggrovigliarsi di cavi e fili nelle nostre abitazioni.
Powermat, azienda israeliana con sedi anche nel nostro paese, propone la prima soluzione per la ricarica di cellulari e palmari completamente senza fili (o quasi). Il prodotto oltre ad avere un design ed una estetica di qualità, ha la particolarità di sfruttare il principio dell’induzione magnetica per effettuare i cicli di ricarica, eliminando così la necessità di caricatori differenti.
Sembrerebbe quindi un dispositivo rivoluzionario, ma il “quasi” di prima è legato non tanto ad una mancanza del dispositivo, quanto ad una limitazione tecnica degli attuali device.
L’induzione elettromagnetica, fenomeno conosciuto da anni, si basa sul seguente principio (da Wikipedia):
La legge di Faraday o legge dell’induzione elettromagnetica è una legge fisica che quantifica il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, ovvero l’effetto di produzione di corrente elettrica in un circuito posto in un campo magnetico variabile oppure un circuito in movimento in un campo magnetico costante.
È stata scoperta nel 1831 dal fisico inglese Michael Faraday, ed è attualmente alla base del funzionamento dei comuni motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori.
In questo caso, per poter ricaricare uno smartphone o la propria console, è necessario un adattatore che riceva la ricarica dalla base. Per i prodotti più diffusi, come ad esempio i vari BlackBerry, il ricevitore è integrato nella cover (da acquistare separatamente), mentre per l’iPhone è necessario un ricevitore esterno.
Tutti gli altri telefoni, come i più diffusi Nokia, Samsung ecc, necessitano dell’adattatore esterno PowerCube, un piccolo dispositivo che si collega al device tramite un cavetto. In questo caso, la ricarica non è più totalmente senza fili.
La base di ricarica è disponibile in due formati: da casa e da viaggio; nel secondo caso è pieghevole. Su entrambe la basi possono essere ricaricati fino a tre dispositivi contemporaneamente, più un quarto attraverso il connettore USB.
Il principale vantaggio, oltre a ridurre il numero dei cavi nel caso di più cellulari, riguarda il punto di vista energetico, con un rapporto di efficienza vicino al 90%, valore elevato che consente un buon risparmio sulla ricarica.
Attualmente Powermat sta definendo accordi con i principali produttori di cellulari, al fine di integrare in modo nativo la tecnologia RFID necessaria per l’utilizzo della base.
Un’idea ancora molto lontana dal concretizzarsi, ma che potrebbe gettare le basi per la diffusione di questa tecnologia in ambienti come uffici, treni, sale d’attesa e ovunque si dovesse avvertire la necessità di appoggiare semplicemente un cellulare o un notebook per effettuarne la ricarica.