Un ragazzo preannuncia una strage nella propria scuola. Gira un video basato sul canovaccio di altri video similari girati in occasioni delle stragi nelle scuole USA e lo carica su YouTube. Nelle immagini una pistola giocattolo, la sciarpa della sua squadra preferita, lo sguardo da bulletto e le minacce alla propria scuola.
Il ragazzo è stato denunciato per procurato allarme ed ora verrà affiancato da uno psicologo.
Ora. Il video è ovviamente uno scherzo sciocco, di cattivo gusto, di scarsa fattura e nemmeno troppo simpatico. E su questo non ci piove. Costituisce però reato? Quanti assalti fasulli sono stati portati in rete senza incorrere in alcuna sanzione né nell’onore delle cronache? Oltretutto se nessuno avesse notato il video o se nessuno ci avesse creduto, nemmeno il “procurato allarme” avrebbe avuto luogo.
Dove sta il confine tra burla e crimine? Forse coincide esattamente con quello tra finzione e realtà…