Al termine dell’Internet Governance Forum 2011 a Trento, dove esperti, aziende, provider e semplici utenti si sono confrontati sui temi delicati dello sviluppo della banda larga e Internet in Italia, si è arrivati alla conclusione che nel nostro Paese urge investire nel settore delle TLC. In Italia infatti non solo la digitalizzazione del Paese è molto in ritardo, ma è molto scarsa anche la cultura del digitale, come dire che l’alfabetizzazione informatica degli italiani è ancora troppo scarsa.
Come sintesi delle proposte emerse nella due giorni di Trento è stata scritta quindi una lettera al neo Ministro del Consiglio Italiano Mario Monti in cui si invita il nuovo Governo a incentivare gli investimenti nella digitalizzazione del nostro Paese.
E gli argomenti addotti in questa lettera sono molto convincenti. Sebbene l’Italia sia molto indietro nel settore delle TLC rispetto al resto dell’Europa, già oggi il 2% del PIL italiano deriva dall’economia digitale e negli ultimi 15 anni grazie a essa sono stati creati oltre 700.000 nuovi posti di lavoro.
Dati importanti che sottolineano come gli investimenti nella digitalizzazione dell’Italia non potrebbero che fare bene per il nostro Paese anche per il futuro. Nella missiva si chiede anche di investire subito perché ogni tentennamento ci fa allontanare dai nostri partner europei e a un certo punto il divario digitale potrebbe non essere più sostenibile per un Paese moderno come l’Italia. Si chiede anche eventualmente la nomina di un Ministro a hoc ma in definitiva la sostanza della lettera è solo quella di iniziare subito a investire nella banda larga e nelle TLC nostrane.