Il mercato della telefonia Voip è sicuramente quello che attualmente si stima con maggiori indici di crescita per il prossimo futuro. Come è avvenuto per la telefonia mobile non dovrebbe sostituire la telefonia fissa tradizionale ma affiancarsi ad essa con molteplici servizi aggiunti.
I dati parlano chiaro: a fine 2006 gli utenti di telefonia Voip erano 38 milioni.
A livello mondiale si sceglie il Voip sostanzialmente per una convenienza economica. Telefonare, con linea tradizionale, da un capo all’altro del mondo costa, e molto.
Oggi il voip permette praticamente di azzerare i costi, per chi usa l’ADSL, e ridurre a una semplice telefonata urbana chi ancora naviga con il modem analogico.
Le previsioni elaborate dalla ABI Research stimano un immenso mercato di 270 milioni di utenti tra cinque anni, nel 2012, con entrate di 78 miliardi di euro. E anche a livello mondiale chi traina questo mercato sono le aziende. Per il futuro si prevede un integrazione tra i servizi voce e l’intrattenimento.
Certo ogni paese ha le sue esigenze. Negli Stati Uniti sono i provider a caccia dei clienti per sottrarli alle compagnie telefoniche. In Europa sono invece gli stessi operatori telefonici che attirano i clienti, per non farli andare altrove.
Questo mercato certo non sfugge ai grandi dell’IT, Microsoft, Google, Ebay, Yahoo che da tempo progettano posizioni dominanti nel mercato.
Ma il Voip genera molto traffico che appesantisce la rete e che non da alcun introito ai provider che minacciano di filtrare il traffico.
E qui iniziano già i primi problemi. Il Voip ha anche lati negativi, anche se molti di noi guardano solo al portafoglio.
I dubbi nascono quando parliamo di sicurezza:
- tutela della Privacy;
- utilizzo improprio del protocollo proprietario;
- sicurezza delle conversazioni Voip;
- minaccia del vishing, cugino del phishing.