La tecnologia alla base dei drive a stato solido ha ormai raggiunto la piena maturità, per cui molti si aspettano una netta riduzione dei prezzi.
Purtroppo sembra che l’acquisto di un SSD economico debba rimanere un sogno almeno fino al 2011.
Una ricerca di iSuppli ha evidenziato un incremento dei costi dei chip di memoria NAND flash, tornati ai livelli di inizio 2008. Come conseguenza, le previsioni di vendita di SSD per l’integrazione nei notebook, dovrà essere rivista al ribasso.
Michael Yang, analista senior per il mercato mobile di iSuppli, ha dichiarato:
Il recente aumento dei prezzi delle memorie flash NAND ha portato benefici ai produttori di chip, ma nello stesso tempo ha frenato il mercato degli SSD all’interno dei notebook. Circa il 90% del costo di un SSD è rappresentato dalle memorie flash NAND, così con l’aumento dei prezzi, l’adozione da parte degli utenti consumer e aziendali è stata rallentata.
Il prezzo medio di un chip MLC da 16 Gbit era pari a 1,80 dollari nel quarto trimestre 2008, mentre nel secondo trimestre 2009 è aumentato fino a 4,10 dollari, con un incremento del 127,8%.
Ciò è stato causato dalla diminuzione del livello produttivo per ottenere maggiori profitti e riflettere la domanda del mercato. Ma questo ha causato un aumento dei prezzi, nonostante le vendite siano rimaste deboli.
Questo spiega quindi la difficoltà di trovare un notebook dotato di drive a stato solido a prezzi convenienti. Per le soluzioni già presenti in listino le conseguenze potrebbero essere o una riduzione dei margini di profitto per i produttori o un ritocco verso l’alto dei prezzi attuali.