Il 27 aprile 1994, esattamente 21 anni fa, Nelson Mandela diventò presidente del Sudafrica, grazie alle prime elezioni democratiche seguenti all’apartheid. Oggi si festeggia la ricorrenza con il Freedom Day, una giornata divenuta simbolo per il paese e per il mondo intero. Google si unisce alle celebrazioni, pubblicando sulle pagine del Cultural Institute (in collaborazione con il Robben Island Museum e con il Nelson Mandela Centre of Memory) un tour virtuale del penitenziario e della cella dove Madiba è stato rinchiuso per 18 dei 27 anni trascorsi in carcere.
È sufficiente un click per visitare l’isola in cui decine di prigionieri sono stati trattenuti a causa del loro impegno politico e sociale in favore della libertà e dell’uguaglianza. Le immagini panoramiche a 360 gradi catturate dal team di Street View aiutano a comprendere le difficili condizioni a cui erano sottoposti i detenuti, costretti per gran parte della giornata a restare in uno spazio di pochi metri quadrati. Soffermandosi sugli scatti è possibile pensare a Mandela trascorrere il proprio tempo tra le mura della cella, piegato sui libri e sugli scritti che gli avrebbero poi permesso di garantire un futuro migliore all’intera popolazione sudafricana.
Nella stessa struttura è stato rinchiuso anche l’attivista Robert Sobokwe, tenuto in isolamento per oltre tre anni dopo essersi opposto alla cosiddetta Pass Law, una normativa che imponeva ai neri di portare sempre con sé un passaporto, limitandone gli spostamenti. Una volta simbolo dell’oppressione di regime, Robben Island è ora diventata un luogo a cui guardare per ricordare gli errori commessi in passato, tramandandone la memoria alle nuove generazioni nella speranza che tali nefandezze possano non ripetersi.