Confermati i rumor pubblicati a fine febbraio: il gigante dell’e-commerce ha lanciato oggi il servizio Amazon Prime Music, che come ben comprensibile già dal nome rappresenta la sfida di Jeff Bezos agli altri protagonisti di un settore sempre più popolato. La piattaforma si differenzia però dai concorrenti, nel bene e nel male. Partendo dagli aspetti non propriamente positivi, è impossibile non citare il numero di brani disponibili inizialmente: poco più di un milione, contro gli oltre 20-30 milioni dei rivali più importanti.
Con Prime Music puoi ascoltare oltre un milione di canzoni, senza interruzioni pubblicitarie, di artisti come Daft Punk, P!nk, Bruno Mars, Blake Shelton, The Lumineers, Bruce Springsteen e Madonna. Aggiungeremo altra musica nel tempo.
La carenza di contenuti è dunque solo temporanea: Amazon dichiara di avere già in programma l’inserimento di altra musica nel catalogo. Inedita invece la formula adottata per l’accesso al servizio, che è del tutto gratuito per gli iscritti al servizio Prime (circa 99 dollari all’anno). Al momento l’iniziativa è limitata agli Stati Uniti, ma potrebbe presto raggiungere anche gli altri territori, Europa compresa.
Tra le altre caratteristiche, si segnala la possibilità di scaricare i brani su smartphone, tablet e computer per l’ascolto in modalità offline, grazie al software Amazon Cloud Player. Particolarmente interessante l’approccio alla gestione delle playlist, con centinaia di scalette preimpostate e suggerite all’utente non solo sulla base dei suoi gusti personali, ma anche all’attività da svolgere: allenamento, party ecc. Una mossa che di certo ha a che fare con la presentazione del primo smartphone realizzato dal gruppo, prevista per la prossima settimana durante un evento in programma a Seattle.