A voler essere sensazionalisti si potrebbe immaginare che il PSPhone è dietro l’angolo. Stando un po’ più con i piedi per terra si può dire che l’erede della PSP sta cominciando a prendere una forma che guarda all’iPhone.
È tutto quello che si capisce da alcuni brevetti depositati da Sony nei giorni scorsi, brevetti che descrivono un device portatile che abbia capacità multimediali, che sia orientato al gioco ma che abbia anche caratteristiche di comunicazione. Il cuore del brevetto sono però alcune tecnologie che dovrebbero (se mai il device vedrà la luce) fare la differenza.
Innanzitutto il non meglio definito device in questione sarebbe composto unicamente da un grande schermo, ovviamente touchscreen ma in grado anche di ricevere input più tradizionali, e sensibile al movimento. Un altro brevetto parla dei cosiddetti “tactile pixels” cioè un sistema per il quale lo stesso schermo sensibile al tocco restituisce all’utente degli stimoli e delle risposte meccaniche, sensazioni simili a quella della pressione di un bottone o del sollevamento di un piccolo dosso.
Non è chiaro come poi tali tecnologie sarebbero integrate e che funzioni avrebbero (il brevetto non spiega tale aspetto) nè tantomeno Sony è poi obbligata ad inserirle tutte nel proprio device. Ma intanto gli usi indicati come potenziali spaziano dal gioco alla telefonia, passando per il media player fino alla connessione ad internet.
La mente dietro tutto quanto, secondo quanto indicato da Sony, sarebbe Phil Harrison, presidente della Sony Computer Entertainment e nome noto a chi da sempre segue le sorti della Playstation. Fu lui uno degli uomini chiave nello sviluppo della prima console della compagnia.