Dopo le prime informazioni rese note da Paul Otellini, CEO e presidente di Intel, sulla futura architettura Sandy Bridge a 32 nanometri, relativamente ai processori di fascia media, emergono ora i primi dettagli sulla piattaforma di fascia alta.
L’attuale coppia CPU-chipset rappresentata dal Core i7 980X (Gulftown) e dall’X58 Express (Tylersburg) sarà sostituita dai processori Sandy Bridge-E e dal Platform Controller Hub (PCH) Patsburg, che costituiranno la piattaforma Waimea Bay.
I primi processori saranno dispnibili nelle versioni a 6 e 8 core con 15 MB di cache L3 e supporto per le tecnologie Turbo Boost e HyperThreading. Integreranno anche un nuovo controller di memoria a 4 canali per moduli a 1600 MHz con capacità massima di 32 GB, mentre la tensione richiesta scenderà da 1,1 Volt dell’attuale Nehalem a soli 0,85 Volt.
Il socket LGA 1366 verrà rimpiazzato dal socket LGA 2011; invece, per quanto riguarda il TDP, il massimo valore sarà di 130 Watt, mentre nello stato energetico C6 non dovrebbe superare i 23 Watt. Il numero totale di linee PCI Express passerà dalle attuali 36 a 40, con l’aggiunta della versione PCIe 3.0 che permetterà di raggiungere un transfer rate di 800 MB/sec, raddoppiando la velocità del PCIe 2.0, con il quale verrà garantita la retrocompatibilità.
Il PCH Patsburg offrirà anche 8 linee PCIe 2.0 e conserverà il supporto per il PCI tradizionale (eliminato dal chipset di fascia media Cougar Point). Come è noto mancherà l’USB 3.0, ma saranno presenti 14 porte USB 2.0, 6 porte SATA (2 SATA 6 Gbps e 4 SATA II) con supporto RAID e, per la prima volta in una piattaforma desktop, Intel integrerà anche porte SAS (Serial Attached SCSI) a 6 Gbps.
È presto per conoscere la data di lancio della piattaforma Waimea Bay, ma i primi prodotti dovrebbero arrivare entro la fine del 2011.