Buone notizie giungono dal quartier generale Telecom Italia: i risultati del primo trimestre del 2008 presentati al consiglio di amministrazione sono più rosei di quanto ci potesse attendere nonostante siano tutti in perdita rispetto ad un anno fa. E si diffonde nel contempo notizia di un interessante contratto con la pubblica amministrazione.
I ricavi ammontano ad un totale di 7.298 milioni di euro, solo il 2,4% in meno di quanto fatto registrare un anno fa, cioè 117 milioni di euro, anche se fatte le dovute proporzioni e contati anche la variazione di cambi e del perimetro di consolidamento si può affermare che la variazione è in realtà pari a 301 milioni, cioè un -4%.
Il dato peggiore è però quello del netto consolidato pari a 501 milioni di euro, il 35% in meno del 2007, per un debito finanziario di 35.436 milioni di euro, cifra che si è andata riducendo di circa 265 milioni rispetto a tre mesi fa. La riduzione del debito è comunque tutta da imputarsi alla gestione e alla cessione di altre partecipazioni e da operazioni di smobilizzo crediti per compensare altri investimenti industriali.
Discorso inverso invece va fatto per Telecom Italia Media, per la quale si parla di una crescita del 28,3% per ricavi da 73,9 milioni di euro. A dare man forte è stato infatti il digitale terrestre e la vendita dei diritti delle partite di calcio a Mediset e Tim (che ha portato 16,8 milioni di euro in più), mentre la parte Free To Air (La7 e Mtv) è ancora in perdita di 2,7 milioni di euro a causa della diminuzione della raccolta pubblicitaria nazionale.
Il futuro sembra infine tingersi di maggior luce dal momenti in cui il Tar del Lazio ha confermato che sarà proprio l’ex monopolista a fornire i servizi di telefonia mobile alla pubblica amministrazione dopo che Vodafone aveva fatto ricorso contro la vittoria del concorrente.