Non sarà forse stato un successo al botteghino, ma Prince of Persia: Le sabbie del Tempo è il tie-in cinematografico ispirato a un titolo videoludico più imponente di sempre.
Importanti i nomi coinvolti: il protagonista Jake Gyllenhaal, l’attrice Gemma Arterton al suo fianco, il produttore Jerry Bruckheimer e il regista Mike Newell.
Un investimento da 200 milioni di dollari, che però negli Stati Uniti ha raccolto solamente poco più di un terzo rispetto a quanto seminato: 80 milioni circa. La causa di un debutto sottotono? Innanzitutto le pellicole concorrenti: Prince of Persia è arrivato nelle sale in concomitanza con Shrek After Forever (Shrek e Vissero Felici e Contenti nella versione italiana) e Sex and the City 2.
Fortunatamente, 213 milioni di dollari sono arrivati dal vecchio continente. Inghilterra e Irlanda, in particolare, sembrano aver apprezzato il film.
Ennesimo tentativo di trasposizione su cellulosa di un brand videoludico finito male o pessimo tempismo per il debutto sul mercato?