Ingegneri e sviluppatori hanno appena iniziato a sfruttare le potenzialità offerte dalle stampanti 3D, eppure questa tipologia di macchinari è già impiegata con successo in medicina, in accoppiata con i droni e a breve persino nello spazio. C’è però ancora un ambito non esplorato: quello educativo e per l’intrattenimento dei più piccoli. Alla mancanza sta ponendo rimedio il team Mission Street Manufacturing di Santa Barbara (California), al lavoro su Printeer, dispositivo indirizzato principalmente ai bambini e agli alunni delle scuole.
Proposta sulla piattaforma di crowd funding Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere i 50.000 dollari necessari ad avviarne la fase di produzione e commercializzazione, la stampante 3D è studiata per poter essere utilizzata senza particolari competenze, semplicemente attraverso un’applicazione per tablet. Un metodo d’interazione perfetto per i più giovani, che sono portati a sviluppare una maggiore confidenza con i dispositivi touchscreen piuttosto che con mouse e tastiera. Per quanto riguarda l’aspetto economico del progetto, il traguardo sarà quasi certamente raggiunto: il budget è già stato coperto per un abbondante 60% e mancano oltre venti giorni al termine della campagna.
Per l’acquisto di Printeer è richiesta una spesa pari a 499 dollari (circa 370 euro stando al cambio attuale), alla quale va aggiunto il prezzo della spedizione, con le prime consegne che prenderanno il via nel mese di ottobre. Il materiale utilizzato per la stampa è PLA (PolyLactic Acid), che al contrario dei filamenti ABS non provoca emissioni nocive per la salute. Una particolarità: la scocca è formata interamente da parti trasparenti, in modo da permette ai bambini di osservare da vicino il funzionamento di ogni singolo elemento presente all’interno e guardare in tempo reale come le loro creazioni disegnate sullo schermo di un tablet prendono vita nella stampante.