L’inchiesta del Parlamento europeo sul presunto spionaggio da parte degli Stati Uniti nei paesi del vecchio continente terrà anche audizioni con le loro autorità, esperti di IT, avvocati, ONG, autorità per la protezione dei dati. La Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni ha approvato un programma che accoglie l’input della risoluzione di Strasburgo sul caso NSA.
Insoddisfatta delle risposte vaghe di Obama, l’Europarlamento ha disposto la settimana scorsa una indagine su questa sorveglianza tecnologica americana, invitando la Commissione Europea a sospendere alcuni accordi per la sicurezza e dando titolarità alla LIBE di istruire una indagine. La riunione di stamani ha deciso che suo compito sarà quello di raccogliere informazioni e prove per indagare sulle presunte attività di sorveglianza dell’agenzia nazionale americana. I deputati coinvolti nell’inchiesta presenteranno raccomandazioni per evitare il ripetersi di simili casi in futuro e rafforzare la sicurezza nelle istituzioni, organi e agenzie.
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— Parlamento europeo (@Europarl_IT) July 10, 2013
Le audizioni
La commissione gestirà il lavoro – indirizzato a produrre per il Parlamento un documento entro la fine dell’anno – tramite audizioni. A partire dall’autunno, verranno convocati esperti di big data, le telco, ma anche politici: rappresentanti sia dell’Europa che degli Stati Uniti. Saranno convocate anche le aziende coinvolte nello scandalo. In pratica, l’Europa convocherà gli americani: ambasciate, rappresentanti della NSA e anche Google, Facebook, Apple e tutto il gruppo della silicon valley finito sotto i riflettori di questo scandalo internazionale.
Come spiegato dal comunicato ufficiale dopo la riunione, una delle prime audizioni, magari proprio quella del 5 settembre, dovrà essere dedicata a PRISM:
Possibili relatori potrebbero essere l’Ambasciatore degli Stati Uniti presso l’UE, i funzionari dell’Agenzia di sicurezza nazionale USA, giuristi e rappresentanti di organizzazioni statunitensi come l’Electronic Privacy Information Center (EPIC) e l’American Civil Liberties Union (ACLU).
Delegazione a Washington
Non solo l’Europa unita, così facendo, apre un possibile “processo” alla NSA in diretta streaming, quest’autunno, ma anticipa di qualche settimana la visita già prevista di una delegazione a Washington. Una scelta che sembra fatta apposta per mettere pressione agli amici d’oltreoceano, dove ancora è in forse l’opportunità di vedere il caso PRISM arrivare al Congresso.
La trattativa intanto continua
Mentre si apre ufficialmente l’indagine sul caso PRISM, Europa e Stati Uniti hanno avviato i negoziati per l’accordo commerciale UE-USA. L’argomento è molto delicato: questo accordo va separato dal caso oppure sarebbe meglio sospendere tutto? Il Tg dell’Europarlamento ha realizzato una doppia intervista al tedesco Herbert Reul e al francese Henri Weber, molto istruttiva. La domanda è: iniziereste un gioco a poker sapendo che l’avversario conosce già il vostro gioco? Ma se lasciare il tavolo costasse una fortuna, varrebbe la pena giocare lo stesso?